Agricoltura, futuro sostenibile. Serve equilibrio con la produzione

Ciclo di incontri all’Accademia dei Georgofili verso le regole imposte dall’Agenda 2030

Agricoltura, futuro sostenibile. Serve equilibrio con la produzione

Agricoltura, futuro sostenibile. Serve equilibrio con la produzione

Sostenibilità, innovazione e valorizzazione dei prodotti tipici sono i cardini per il futuro dell’agricoltura toscana. Tuttavia, trovare un equilibrio tra questi elementi è cruciale per consentire alle aziende agricole di crescere e prosperare. Di questo si è parlato nell’incontro "Le regole dell’agricoltura fra produzione e sostenibilità: un equilibrio incerto", che si è tenuto ieri all’Accademia dei Georgofili nell’ambito del ciclo "Agricoltura 2030". Il Green Deal attualmente definisce i percorsi dell’agricoltura europea, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Tuttavia, a metà del cammino previsto dall’Agenda 2030, sia a livello europeo che nazionale e locale, siamo in ritardo rispetto agli obiettivi stabiliti. "Ormai da anni c’è una grande e anche motivata insistenza sui temi della sostenibilità, della tutela dell’ambiente, della biodiversità. Il punto è come trovare un equilibrio di tutti questi elementi con le esigenze della produzione. L’agricoltore - ha spiegato Ferdinando Albisinni, giurista agrario dell’Università della Tuscia, accademico emerito dei Georgofili - si trova stretto tra diverse morse, a partire dal problema dei prezzi dei prodotti agricoli, che continuano a scendere, mentre tutto il resto aumenta".

Non è nemmeno così agevole il ricorso al credito bancario. "Al mondo agricolo il legislatore europeo chiede di essere sempre più innovativo, sostenibile, resiliente. Le finalità della politica agricola europea sono dirette a costruire l’agricoltura del futuro in modo che sia in grado di rispondere alle grandi sfide climatiche e ambientali. Una simile prospettiva richiede, però - ha sottolineato Sonia Carmignani, docente di diritto agrario dell’Università di Siena - investimenti in conoscenza ed in infrastrutture, capitali per l’ammodernamento delle aziende e per l’introduzione delle nuove tecnologie". Il sistema bancario universale, la despecializzazione del credito e i rating di sostenibilità e di credito complicano l’accesso al credito per le imprese agricole.

Questo avviene specialmente quando le valutazioni delle banche basate sul merito creditizio si aggiungono alle valutazioni basate su parametri Esg. Infine, ha sottolineato l’accademico dei Georgofili Luigi Russo, professore dell’Università di Ferrara, "l’adozione del Green Deal da parte della Commissione europea non ha fatto altro che acuire le criticità della Pac rispetto al perseguimento degli obiettivi di sostenibilità economica per le imprese agricole". Di qui le proteste di massa da parte degli agricoltori europei nella primavera del 2024 e la sostanziale marcia indietro della Ue sul Green Deal. Il ciclo di incontri "Agricoltura 2030" proseguirà fino a metà luglio. Prossimo appuntamento domani, 4 luglio, con la giornata di studio dedicata alle "produzioni vegetali e animali per una alimentazione sostenibile", che punta a fornire un quadro aggiornato dei bisogni di innovazione di queste produzioni, per migliorare ulteriormente il loro livello di efficienza produttiva e di sostenibilità. L’incontro inizia alle 10 e sarà aperto, come sempre, dal presidente dell’Accademia dei Georgofili Massimo Vincenzini.

Monica Pieraccini