REDAZIONE ECONOMIA

Immobili, cos'è, quando serve e come si ottiene il certificato energetico

In Italia il certificato energetico si chiama Ape, ovvero 'Attestato di prestazione energetica', obbligatorio per gli edifici nuovi. La guida

Caro bollette e risparmio energetico (ImagoE)

Roma, 11 dicembre 2021 – Per gli edifici di nuova costruzione è già obbligatorio l'Ape, un documento che attesta la prestazione e la classe energetica di un immobile e indica gli interventi migliorativi più convenienti. Attraverso l’Ape il cittadino viene a conoscenza del fabbisogno energetico dell’edificio o dell’unità edilizia, la qualità energetica del fabbricato, le emissioni di anidride carbonica e l’impiego di fonti rinnovabili di energia, che incidono sui costi di gestione e sull’impatto ambientale dell’immobile, ed è guidato verso una scelta consapevole nel caso di acquisto, locazione o recupero. Da ottobre 2015 l’Ape ha un formato standard su tutto il territorio nazionale. Le prime due pagine del documento contengono le informazioni essenziali per il cittadino. Ecco a cosa serve e come ottenerlo.

Chi redige l'Ape Il certificato energetico deve essere redatto da un esperto indipendente, 'accreditato' , che non deve avere legami di parentela con il richiedente e, nel caso di edifici esistenti, non deve essere coinvolto nella realizzazione dei lavori di ristrutturazione, né legato ai produttori dei materiali e dei componenti utilizzati. Nel caso di nuova costruzione, non deve essere coinvolto nelle attività di progettazione o realizzazione dei lavori. Alcune regioni hanno istituito un 'catalogo di esperti accreditati', consultabile online.

Come ottenere l'Ape L’Ape può essere redatto per l’intero edificio o per la singola unità immobiliare a seconda delle specifiche esigenze. Nel caso di nuova costruzione la nomina dell’esperto che redige l’Ape deve avvenire prima dell’inizio lavori. L’Ape va richiesto a proprie spese dal costruttore, nel caso di edifici nuovi, o dal proprietario o dal detentore dell’immobile, nel caso di edifici esistenti. L’esperto incaricato è obbligato a eseguire almeno un sopralluogo per acquisire e verificare i dati necessari alla redazione dell’Ape. Al termine della compilazione l’esperto dovrà sottoscrivere la quarta pagina dell'Ape e trasmetterlo alla Regione o Provincia autonoma competente. Il richiedente riceverà l’Ape dall’esperto che lo ha redatto entro i quindici giorni successivi alla trasmissione.

Quando serve L'Ape è obbligatorio per gli edifici nuovi per i quali il rispetto dei requisiti minimi di prestazione energetica è indispensabile ad ottenere il permesso di costruzione. Sono assimilati a edifici di nuova costruzione gli edifici sottoposti a demolizione e ricostruzione e i nuovi volumi climatizzati ad ampliamento di edifici esistenti, per un minimo del 15% del volume iniziale o di 500 metri cubi. In quest'ultimo caso, il rispetto dei requisiti minimi dei nuovi edifici è richiesto limitatamente ai nuovi volumi. Per gli edifici esistenti, l’Ape è obbligatorio in caso di compravendita e di nuovo contratto di locazione. Il proprietario deve mostrarlo in fase di trattativa e consegnarlo all’atto della firma del contratto. Se un immobile messo in vendita o in affitto possiede già un certificato energetico in corso di validità e l’immobile non ha subito lavori di ristrutturazione che ne abbiano modificato la classe energetica, non è necessario produrre un nuovo Ape. Le principali informazioni dell’Ape - prestazione energetica del fabbricato, indice di prestazione energetica globale, sia rinnovabile che non rinnovabile, e la classe energetica corrispondente –  devono essere riportate anche negli annunci immobiliari.  Infine, L’Ape è anche obbligatorio in caso di lavori di ristrutturazione importante, ovvero interventi su elementi dell’involucro esterno la cui superficie complessiva sia superiore al 25% dello stesso. Può essere necessario per accedere a incentivi economici per la ristrutturazione.

Le sanzioni Il mancato rispetto degli obblighi previsti è sanzionato con multe variabili da 1.000 a 18mila euro.

Validità L’Ape vale dieci anni a partire dalla data del suo rilascio. Deve essere aggiornato a ogni intervento di ristrutturazione che modifichi la classe energetica dell’immobile. Occorre inoltre effettuare i controlli di manutenzione ed efficienza energetica degli impianti termici secondo legge, altrimenti l'Ape decade il 31 dicembre dell'anno successivo a quello in cui è prevista la prima scadenza non rispettata. Per questo all'Ape vanno allegati i libretti degli impianti.