MONICA PIERACCINI
Economia

Ape sociale, domande entro il 15 luglio. A chi spetta e come funziona

Si può accedere a questa prestazione anche con una terza finestra, fino al 30 novembre, ma potrebbero esaurirsi i fondi. L’importo massimo dell’indennità è di 1.500 euro mensili

Una sede Inps

Firenze, 7 luglio 2023 – C'è tempo fino a venerdì 15 luglio 2023 per presentare domanda per l'Ape sociale, un'indennità che viene erogata a chi ha compiuto 63 anni di età e fino al compimento dei 67 stabiliti per la pensione di vecchiaia. L'Ape sociale è confermata per tutto il 2023. Oltre a questa seconda finestra, quindi, si potrà presentare domanda anche dopo, fino al 30 novembre di quest'anno, anche se c'è il rischio che i fondi vadano esauriti.

Cos'è l'Ape sociale

L'Ape sociale è una misura sperimentale in vigore dal 1° maggio 2017 e prorogata fino al 31 dicembre 2023. E' un'indennità a carico dello Stato, erogata dall'Inps, che va a chi ha compiuto 63 anni e fino ai 67 anni, età prevista per la pensione di vecchiaia, che non sia titolare di alcuna pensione diretta. Occorrono inoltre almeno 30 anni di anzianità contributiva, mentre per i lavoratori che svolgono le attività cosiddette gravose, l'anzianità contributiva minima richiesta è di 36 anni. Ai fini del riconoscimento dell'indennità, i requisiti contributivi richiesti sono ridotti, per le donne, di 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di due anni. Per gli operai edili, per i dipendenti delle imprese edili ed affini, per i ceramisti e per i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta, il requisito dell’anzianità contributiva per l’accesso all’ApevSociale è ridotto ad almeno 32 anni. Infine, per richiedere l'Ape sociale, bisogna trovarsi in una delle seguenti situazioni, cioè essere:

  • lavoratori in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale o per scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato a condizione che abbiano avuto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi, che abbiano concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante e siano in possesso di un'anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • lavoratori che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità o un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti. L’anzianità contributiva richiesta è di almeno 30 anni;
  • lavoratori con una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell'invalidità civile, superiore o uguale al 74% e in possesso di un'anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • lavoratori dipendenti, al momento della decorrenza dell'indennità, in possesso di almeno 36 anni di anzianità contributiva e che abbiano svolto da almeno sette anni negli ultimi dieci o almeno sei anni negli ultimi sette una o più professioni ‘gravose’.

Quali sono le professioni gravose

Le professioni gravose sono le seguenti:

  • professori di scuola primaria, pre-primaria e professioni assimilate;
  • tecnici della salute;
  • addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate;
  • professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali;
  • operatori della cura estetica;
  • professioni qualificate nei servizi personali e assimilati;
  • artigiani, operai specializzati e agricoltori;
  • conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali;
  • operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli;
  • conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati;
  • conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta;
  • operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica;
  • conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;
  • conduttori di mulini e impastatrici;
  • conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali;
  • operai semi qualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio;
  • operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
  • conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento;
  • personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli;
  • portantini e professioni assimilate;
  • professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca;
  • professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni.

Quanto spetta

L'Ape sociale è corrisposta ogni mese (in 12 mensilità) fino al compimento dei 67 anni di età. L'importo per chi è iscritto ad una gestione, può essere di 1.500 euro mensili, nel caso in cui la pensione calcolata al momento dell'accesso alla prestazione sia maggiore di 1.500 euro. Se invece è inferiore, si prenderà come importo quello della rata mensile di pensione calcolata al momento dell'accesso alla prestazione. Nel caso di soggetto con contribuzione versata o accreditata a qualsiasi titolo presso più gestioni, tra quelle interessate dall’Ape sociale, il calcolo della rata mensile di pensione è effettuato pro quota per ciascuna gestione in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento e sulla base delle rispettive retribuzioni di riferimento.

Come fare domanda per l'Ape sociale

Si può fare richiesta dell'Ape sociale direttamente all'Inps, tramite il sito www.inps.it, accedendo con le proprie credenziali Spid, Cie o Cns, oppure tramite un patronato.