Roma, 21 giugno 2024 – Le alte temperature estive rendono quasi obbligatoria l’accensione dell’aria condizionata in ufficio, a casa e durante gli spostamenti. L’aria condizionata è una via di fuga dal caldo soprattutto per chi trascorre tante ore al giorno, specie quelle più torride, a bordo della propria auto. Il climatizzatore è diventato ormai un optional a cui gli automobilisti non riescono a dire di no, anche se ci sono delle regole che devono essere rispettate nel suo utilizzo per evitare di incappare in multe del Codice della strada, anche molto salate. Iniziamo subito col dire che ricevere una multa perché si ha l’aria condizionata accesa è molto raro, ma comunque è necessario conoscere cosa dice la legge, così da non farmi mai trovare impreparati.
Aria condizionata in auto, quando si può essere multati
L’utilizzo dell’aria condizionata in auto non può essere indiscriminato, ma deve rispettare quanto previsto dal Codice della strada. Questo, all’articolo 157 che regola l’arresto, la fermata e la sosta del veicolo, prevede che il climatizzatore dell’auto debba essere spento quanto l’automobile è in sosta. Il mancato rispetto di questa normativa può portare all’assegnazione di una multa, anche abbastanza salata.
Il comma 7 del suddetto articolo recita: “È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso; dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 223 a euro 444”. Tale norma è stata introdotta nel Codice della strada nel 2007, per poi essere modificata nel 2010 e aggiornata negli importi delle multe previste prima nel 2014 e, infine, ad aprile 2022. A tal proposito è utile inoltre sapere che, facendo l’articolo citato riferimento generico all’impianto di condizionamento, questo disciplina sia i casi in cui si ricorre all’aria fredda d’estate sia a quelli in cui d’inverno si accende il riscaldamento all’interno del veicolo.
Si tratta, come accennato, di una norma che difficilmente trova un’applicazione concreta sulle strade italiane, soprattutto per via della sua stagionalità e del buon senso di chi controlla che spesso prevale sulla legge. Tuttavia i casi di multa per aria condizionata accesa in auto in situazioni non consentite non mancano, con la Giurisprudenza che più volte è tornata a interrogarsi su questa norma. Nel 2015, ad esempio, un ragazzo di 25 anni di Como è stato multato perché aveva l’aria condizionata accesa mentre effettuava una fermata per parlare al telefono.
Differenza tra sosta e fermata
Ai fini della comprensione corretta della norma sull’aria condizionata in auto, è bene ricordare la differenza tra sosta e fermata, con l’articolo 157 del Codice della strada che prevede la multa solo nel primo caso. Quando un automobilista arresta la vettura, magari nel traffico, in coda a un semaforo o a un passaggio a livello, oppure effettua una veloce fermata intesa come una “temporanea sospensione della marcia anche se in area ove non sia ammessa la sosta, per consentire la salita o la discesa delle persone, ovvero per altre esigenze di brevissima durata”, non è obbligato a spegnere l’aria condizionata. Questo vuol dire che non potrà essere multato se lascia l’aria condizionata accesa.
Per sosta, invece, “si intende la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo, con possibilità di allontanamento da parte del conducente”. Esempi pratici sono i casi in cui si abbandona il veicolo per andare a fare una veloce commissione e, nel caso specifico in esame, si lascia accesa l’aria condizionata per evitare che il veicolo si surriscaldi. In questo caso si può essere multati in base a quanto previsto dall’articolo 157 del Codice della strada. Quanto detto trova conferma nella Circolare del ministero dell’Interno del 12 agosto 2010 (Prot. n. 300/A/11310/10/101/3/3/9), nella quale si specifica che il divieto di utilizzo dell’aria condizionata è “limitato alla sosta del veicolo e non anche alla fermata del veicolo”.
Aria condizionata in macchina, le multe
In base a quanto fin detto, quando il proprio veicolo è in sosta è necessario spegnere l’aria condizionata. Il mancato rispetto di questa norma porta all’applicazione di una multa che può anche essere molto salata, con le cifre richieste che possono variare da 223 a 444 euro. Le ragioni di questa norma sono da ricercarsi nell’impatto ambientale negativo che ha lasciare la macchina accesa senza circolare per il solo scopo di refrigerare l’abitacolo. È necessario inoltre precisare che questa normativa non interessa i veicoli elettrici che, dunque, non potranno essere multati se il guidatore è in sosta e con l’aria condizionata accesa
I consumi dell’aria condizionata in macchina
La norma che limita il consumo dell’aria condizionata in macchina segue delle logiche di natura ambientale, cercando di ridurre l’emissione di sostanze inquinanti nell’ambiente (CO2). In Europa, le politiche di Green deal hanno portato all’emersione di norme come quella dell’aria condizionata in macchina, per cercare di contenere che sostanze inquinanti, evitando che vengano rilasciate nell’aria. In molti Paesi, infatti, leggi e normative anche più dure di quella italiana cercano di limitare il consumo di aria condizionata in macchina, con le stesse case produttrici di veicoli che si sono impegnate per rendere i propri veicoli più conformi ai nuovi standard.
Va poi detto che, oltre al più alto impatto ambientale negativo generato da un veicolo in sosta con l’aria condizionata accesa, c’è anche un consumo maggiore di carburante. In estate soprattutto, viene stimato che gli automobilisti che hanno sempre l’aria condizionata accesa in auto siano soggetti a una crescita della spesa per il carburante pari a circa il 10 - 20 per cento in più.
Come evitare le multe
Volendo provare a sintetizzare quanto fin qui detto, è possibile affermare che per evitare le multe previste dall’articolo 157 del Codice della strada relative all’utilizzo improprio dell’aria condizionata è necessario evitare di tenerla accesa in caso di soste prolungate. Il mancato rispetto di questa norma porta a multe che, da aprile 2022, possono oscillare all’interno del range di prezzo compreso tra 223 e 444 euro, oltre che a un maggiore consumo di carburante e a un più alto e nocivo impatto ambientale.