MONICA PIERACCINI
Economia

Assegno unico, a febbraio scattano gli aumenti. Quando presentare l’Isee

Gli aumenti del beneficio a favore delle famiglie con figli fino a 21 anni sono dovuti all'adeguamento al costo della vita e alle novità introdotte dalla legge di bilancio

Una sede Inps (Ansa)

Una sede Inps (Ansa)

Firenze, 13 febbraio 2023 – Da questo mese scattano gli aumenti dell'assegno unico universale per l'effetto combinato dell'adeguamento all'inflazione e delle maggiorazioni introdotte nella legge di bilancio.

Per quanto riguarda l'aumento del costo della vita, la rivalutazione del beneficio destinato a famiglie con figli fino a 21 anni è stata fissata all'8,1%. C'è però anche una scadenza da ricordare. Chi già percepisce l'assegno, non deve fare domanda per il rinnovo, ma deve ricordarsi di presentare la Dsu, cioè la dichiarazione sostitutiva unica per il rilascio dell'Isee, entro il 28 febbraio 2023.

Chi non rispetta la scadenza, infatti, da marzo e fino a quando non presenterà il nuovo Isee, percepirà solo l’assegno minimo di 50 euro a figlio. Le novità coinvolgono in Toscana oltre mezzo milione di bambini e ragazzi fino a 21 anni e i loro genitori.

Le maggiorazioni previste dalla legge di bilancio

A partire dal 1 gennaio 2023, l'assegno unico universale è stato maggiorato del 50% per il primo anno di vita dei figli e di un ulteriore 50% per i nuclei numerosi, ovvero le famiglie composte da tre o più figli, per ciascun figlio in età compresa tra 1 e 3 anni, con Isee fino a 40mila euro. E' confermata inoltre l'equiparazione tra figlio minore e figlio maggiorenne disabile e a carico, che sussiste anche tra figlio minore - a carico e disabile - e figlio di età inferiore a 21 anni, sempre disabile e a carico. Per le famiglie con minori disabili nel nucleo è stato prorogato anche l'importo aggiuntivo di 120 euro sull'assegno mensile, maggiorazione prevista per i nuclei con Isee non superiore a 25mila euro e che hanno percepito l'assegno familiare nel 2021. Aumenta, poi, del 50% la maggiorazione forfettaria prevista per i nuclei con 4 o più figli a carico.

Isee, le scadenze da ricordare

Entro il 28 febbraio deve essere inoltrata all'Inps la Dsu, cioè la dichiarazione sostitutiva unica, che serve per avere il nuovo Isee. Può essere presentata anche come Dsu precompilata, modalità che sarà considerata prioritaria dall'Inps a partire dal 1 luglio 2023. Chi non richiede il nuovo Isee entro il 28 febbraio, ma lo presenta comunque entro il 30 giugno 2023, potrà ricevere gli arretrati spettanti. Nel frattempo, fino a che non viene presentata la Dsu per il 2023, la famiglia riceverà l'assegno minimo previsto, pari a 50 euro a figlio. La data del 30 giugno 2023 vale anche per ottenere, in caso di prima domanda per il riconoscimento dell'assegno, anche gli arretrati dell'anno in corso che partono dal mese di marzo. Se la domanda viene presentata dopo il 1 luglio, si riceverà l'assegno mensile ma senza arretrati.