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Sicurezza sul lavoro, assemblea Cgil e Uil a Firenze: “E’ una strage”. L’11 aprile sciopero di quattro ore

I leader Landini e Bombardieri: “Basta con le morti sul lavoro, è una guerra civile”

“Adesso Basta! Sicurezza sul lavoro e rappresentanza”, assemblea con Landini e Bombardieri (New Press Photo)

“Adesso Basta! Sicurezza sul lavoro e rappresentanza”, assemblea con Landini e Bombardieri (New Press Photo)

Firenze, 22 marzo 2024 – Quattro ore di sciopero giovedì 11 aprile e manifestazione nazionale a Roma sabato 20 aprile sui temi sanità, sicurezza, fisco. E' la proposta approvata dall'assemblea nazionale dei delegati e dei rappresentanti per la sicurezza di Cgil e Uil, in corso alla Leopolda di Firenze. Presenti 1.500 persone, riunite all'insegna dello slogan ««Adesso Basta! Sicurezza sul lavoro e rappresentanza» e all'indomani di un'altra morte sul lavoro in Toscana.

«E' una tragedia che non si ferma, una strage, una guerra civile. Negli ultimi anni ci sono stati oltre 15mila morti», ha detto il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, che ha aperto l'iniziativa. «All'assemblea proponiamo di continuare la mobilitazione, non ci fermeremo. E' una questione di civiltà, abbiamo bisogno di fatti concreti. Ad oggi vediamo solo risposte parziali».

«Sia lo sciopero dell'11 aprile che la manifestazione del 20 sono due appuntamenti fondamentali per dare il senso che non chiniamo la testa, ma che vogliamo cambiare la situazione. Abbiamo bisogno da domani mattina in ogni territorio e in ogni luogo di lavoro di portare avanti questa discussione e di mettere in campo questa iniziativa, perché non solo penso che abbiamo ragione, ma anche che abbiamo la forza per cambiare questa situazione e abbiamo bisogno di rafforzare l'unità dentro il mondo del lavoro, mettendo le persone nelle condizioni di tornare a prendere voce e parte», ha affermato in chiusura il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

«Finora i confronti con il governo sono stati finti. Hanno già presentato un decreto, che sta discutendo il Parlamento, che non è stato oggetto di un confronto preventivo o di una trattativa. Le piattaforme che abbiamo presentato da un anno e mezzo non sono state oggetto di discussione», ha proseguito. «Finora stanno introducendo la patente per le imprese che non è a punti come chiediamo noi ma a credito, che è una finta - ha aggiunto -. Se un'impresa perde 20 punti perché fa un incidente, ma poi li può recuperare con un corso di formazione, siamo di fronte a una presa in giro. In più ne stanno parlando solo per il settore edile. Noi lo chiediamo per tutti. Un'azienda che non rispetta le norme non deve più lavorare e concorrere negli appalti». «Chiediamo che venga ripristinata la legge del 2003 - ha detto ancora -, che prevedeva che negli appalti il trattamento economico e normativo dovesse essere uguale per tutti, e poi hanno addirittura introdotto il subappalto a cascata».

In quanto alla Cisl, non presente all'assemblea, il leader della Cgil ha detto: «Ci rivolgiamo a tutti i lavoratori e a tutte lavoratrici, non solo agli iscritti della Cgil o della Uil. Ci rivolgiamo a tutte le persone perché la battaglia che stiamo facendo non è di organizzazione, ma parte da una piattaforma unitaria. Un anno e mezzo fa abbiamo presentato una piattaforma unitaria Cgil, Cisl, Uil sulla sicurezza. Da un anno e mezzo non abbiamo risposte, i morti, gli infortuni, le malattie professionali continuano ad aumentare, è il momento di sostenerla. Poi se qualcuno si è preso un colpo di fulmine per il governo a me dispiace molto per lui». «Non c'è nessuna polemica con nessuno. Siamo coerenti con quello che abbiamo chiesto. Ci siamo impegnati coi lavoratori a portare avanti questa piattaforma unitaria, il governo non sta dando le risposte che deve dare, anzi in alcuni casi fa delle leggi che vanno in direzione opposta e quindi, coerentemente – ha concluso Landini – stiamo portando avanti questa battaglia che pensiamo che sia nell'interesse dei lavoratori, ma anche di tutto il Paese».