Firenze, 13 febbraio 2023 – La nostra regione è al quarto posto in Italia per numero di esecuzioni di aste immobiliari. A dirlo il rapporto del centro studi Astasy Analytics di Npls solution, secondo cui nel 2022 sono stati 7.864, cioè quasi il 7% del totale, gli immobili messi all'asta in Toscana, con una media di 655 al mese.
Prima in Italia è la Lombardia, con oltre il 15% di aste sul totale, seguita dalla Sicilia, con l'11% del totale, il Lazio quasi al 9% e la Campania al 7%. Segue la Toscana che ha preso il posto, il quarto, che nel 2021 era occupato dal Veneto. Il valore medio dei beni posti all'asta nella regione supera i 184mila euro. Le province con il più alto indice di beni all'asta risultano Firenze e Pistoia che insieme sommano 2.841 esecuzioni. Pistoia registra anche, insieme a Massa Carrara e Grosseto, la maggior incidenza per residente.
Tipologia di immobili all'asta
Oltre il 57% degli immobili messi all'asta è rappresentato dal residenziale, quindi appartamenti, monolocali, mansarde, attici, ville e villette, nella maggior parte dei casi abbinati ad autorimesse e cantine. Quasi l'11% è invece rappresentato da posti auto e autorimesse, venduti frazionati, che spesso vengono esclusi dalla composizione del lotto unico.
Aumentano a oltre il 12% i negozi, uffici e locali adibiti a uso commerciale che, se sommati al 3,3% dei capannoni industriali, commerciali ed artigianali, opifici e laboratori e a oltre il 3% dei magazzini, si attestano al 18,6%, dato notevolmente più elevato rispetto agli anni precedenti. Una fetta importante, l’11,4%, è data dai terreni, agricoli ed edificabili, incluse sia aree importanti situate nelle più prestigiose zone viticole, sia un buon numero di terreni edificabili che oggi non hanno più l’appeal commerciale di una volta, quando i comuni consentivano l’iper-edificazione in cambio del pagamento di ‘oneri di urbanizzazione’. I terreni si trovano prevalentemente nelle province, al di fuori delle grandi aree metropolitane.
Con questa varietà di immobili, l'asta può rappresentare un'opportunità per chi vuole investire sul mattone. Basta disporre di liquidità immediata. Il prezzo di una casa all'asta è infatti, di media, più basso del 20% e se il bene non viene assegnato alla prima vendita, nelle successive può essere ulteriormente ribassato, fino al 50% alla quarta asta che va deserta. Per questo molte giovani coppie comprano casa grazie al mercato delle aste.
Come comprare all'asta
La prima cosa da fare è individuare, tramite gli avvisi d'asta pubblicati su siti e carta stampata, l'immobile che può interessare. Quindi, è bene fare un sopralluogo rivolgendosi al ‘custode giudiziario’, nominato dal giudice delle esecuzioni. Le aste si svolgono quasi sempre con la procedura senza incanto: entro la scadenza fissata si deve presentare la propria offerta in busta chiusa, senza segni di riconoscimento, che non deve essere più bassa di un quarto del prezzo base indicato nel bando di vendita. Se ad esempio il prezzo fissato è di 100mila euro, per partecipare all'asta bisognerà offrire almeno 75mila.
L'offerta dovrà contenere l’indicazione del prezzo offerto, la cauzione del 10%, la fotocopia del proprio documento di identità e codice fiscale e gli altri documenti richiesti nel bando, da leggere con molta attenzione. Le buste saranno poi aperte alla presenza di chi ha presentato l’offerta e, se la proposta viene giudicata adeguata, l’immobile viene assegnato. A questo punto il giudice emette un decreto con modalità di versamento e scadenze. La cauzione viene restituita nel caso non ci si aggiudichi l’immobile, viene persa invece se si rinuncia all'immobile.
Quanto tempo si ha per pagare
Importante è disporre in tempi brevi della cifra necessaria per l'acquisto dell'immobile. Generalmente il tempo di aggiudicazione è di 60-90 giorni. Possibile anche accendere un mutuo specifico per aste giudiziarie, erogato dagli istituti convenzionati. La stipula del mutuo avviene insieme al decreto di trasferimento dell’immobile. L’aggiudicatario deve poi versare il saldo e se l’importo erogato con il mutuo non è sufficiente, dovrà emettere un assegno circolare per coprire la differenza.