LUIGI CAROPPO
Economia

Aumento dell’Irpef in Toscana, Italia Viva dice no. Aria di crisi ma si discute

"Non facciamo degli assist al centrodestra", dicono dalla maggioranza. Lungo colloquio fra Scaramelli e Ceccarelli del Pd: nessuno vuole rompere

Firenze, 21 dicembre 2023 – Italia Viva non ci sta. L’addizionale Irpef non si tocca. Va ripensato il sistema sanitario regionale, ma le mani nei portafogli dei toscani non bisogna metterle. "Noi non voteremo questo aumento della tassazione, ma sono convinto che in queste ore si possa tornare indietro se ne possa ragionare e si possa dimostrare come si sta leali in una maggioranza" ha detto il capogruppo di Italia Viva, Stefano Scaramelli, intervenendo in aula del Consiglio regionale sulla manovra di bilancio per cui Giani ha proposto l’aumento dell’addizionale regionale Irpef. La giunta di Giani è retta da una maggioranza, formata da Pd e Italia Viva, che con alti e bassi è andata avanti. E ora? Fitti i colloqui. Ieri Scaramelli ha parlato a lungo con Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd nell’assemblea regionale. Si vuole evitare lo strappo, ma come? Matteo Renzi, regista nemmen troppo dietro le quinte, delle strategie di Iv, ha detto a Scaramelli di andare avanti nel no fermo all’aumento delle tasse. Braccio di ferro con il Pd? Italia VIva rivendica fedeltà al programma di mandato e ricorda varie questioni in cui si è dimostrato partito assolutamente coerente al patto di maggioranza.

“Noi nelle commissioni lo abbiamo votato" il pacchetto economico, ha poi aggiunto Scaramelli. "Vi ricorderete quando abbiamo affrontato la discussione del piano dei rifiuti e come poi lo abbiamo votato. Quando il presidente di una Regione chiede che ci sia una maggioranza in aula, noi l’abbiamo garantita, lo abbiamo sostenuto nel merito perché quello fa parte di un accordo siglato da segretari di partito nel 2020, dove ci sono scritte delle cose. E noi stiamo lì. C’era il piano dei rifiuti da fare entro un anno e si vota il piano dei rifiuti: noi ci siamo stati, mentre qualcuno del Pd non lo ha votato... Noi ci siamo stati sul rigassificatore, quando il presidente era commissario straordinario. Noi c’eravamo come Italia Viva. Noi c’eravamo nelle ultime variazioni di bilancio". Quindi, secondo Scaramelli, "la volontà di stare nella maggioranza c’è, noi ci siamo a sostegno del nostro presidente e lo abbiamo sostenuto anche nella battaglie più difficili". Per Scaramelli "dobbiamo avere il coraggio, se mancano risorse, di riorganizzare la rete sanitaria". "Noi siamo disponibili anche ad assumerci questa responsabilità collegiale, se la si vuole assumere, disponibili a fare una vertenza forte con il governo per quelle risorse" dovute dal payback, "ma è difficile chiederci di accettare una assazione preventiva".

A Italia Viva l’aumento non va proprio giù e conti alla mano sostiene che l’incidenza nella fascia tra i 28mila e i 55mila euro è più pesante che sui redditi più alti. Grafici alla mano dimostra che la Toscana sopra i 55 mila euro è al top tra le regioni delle percentuali di addizionale con questo innalzamento.

Ma mai dire mai. Le trattative in vista del voto finale previsto per oggi, ma potrebbe anche slittare, non si sono mai fermate. Obiettivo non rompere la maggioranza di giunta mantenendo contemporaneamente ognuno le proprie posizioni. La crisi sarebbe, sanno sia nel Pd che in Iv, un ulteriore assist per il centrodestra che in queste ore ha lanciato un assalto alle scelte di Giani, della sua giunta e dei partiti che sostengono il governatore. E allora ecco che la soluzione potrebbe essere trovata nel ’non voto’ di Italia Viva non partecipando in aula quando si darà il via libera al bilancio con l’emendamento tanto contestato.