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Tasse in Toscana, Giani: “Costretto a aumento Irpef. Il Governo ha preferito le lobby al popolo”

Le parole del presidente della Regione durante il dibattito in consiglio. “Mi impegno comunque a una razionalizzazione della spesa sanitaria, serve una grande revisione”

Un medico (Foto di repertorio)

Firenze, 21 dicembre 2023 – Un presidente Giani che si dice “costretto a varare nuove imposte per la Toscana”. Una situazione nella quale Eugenio Giani ha “resistito per tre anni, evitanto di introdurre nuove tasse. Ma se non avessimo trovato quei 200 milioni non avremmo potuto chiudere i conti”. C’è anche un’invettiva contro il Governo nell’intervento del presidente della Regione Toscana durante i lavori del consiglio. Lavori incentrati anche sull’aumento dell’addizionale Irpef.

"Prendo atto – dice Giani – della scelta del governo di non rimborsare i payback sanitari con il ministro della Sanità che non ha firmato alcuna annualità di rimborso su questo fronte-ha aggiunto Giani-. Non avevo mai visto un governo che disattende le leggi dello Stato. Mi sono fidato di quello che mi era stato detto" circa il rimborso delle spese sostenute per il payback sanitario.

"Il messaggio è molto chiaro: questo governo ha scelto le lobby rispetto al popolo, ha preferito le lobby degli imprenditori dei dispositivi sanitari. A mio giudizio ha fortemente sbagliato a fare tutto ciò perché le gente di questo se ne accorge e se ne accorgerà. Con due annualità di payback, pari a 200 milioni, si sarebbe potuto chiudere il bilancio, ma c'è stata una scelta da parte del Governo, non so se una scelta politica o tecnica".

Il presidente si impegna comunque a limare le aliquote l'anno prossimo e a razionalizzare la spesa sanitaria. Cogliendo al balzo l'occasione di un documento in dieci punti scritto dall'intersindacale medica, che invita il governatore a un lavoro di revisione dei costi del servizio sanitario, Giani ammette: "Questo lavoro di rilettura va fatto e in Giunta decideremo come articolarlo, lo dovremo fare perché il mio obiettivo il prossimo anno è di arrivare comunque a ridurre le aliquote che oggi approviamo. Sarei un bugiardo se dicessi che le elimino, perché si tratta di 200 milioni, ma ridurre sì".

Di conseguenza, avverte, "mi voglio impegnare con delle azioni per capire se c'è appropriatezza prescrittiva, sul perché certi sistemi territoriali non funzionano e tutto si riversa sui pronto soccorso, e per capire se c'è troppo personale amministrativo. Bisogna entrare direttamente nelle aziende, fare una verifica molto seria. Sono aperto alle segnalazioni".