Firenze, 15 gennaio 2023 - Non si arresta la corsa della bolletta del gas. Per le famiglie che sono ancora sul mercato tutelato, a dicembre si è registrato un aumento del 23,3% rispetto al mese precedente. La componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (Cmemm), applicata ai clienti ancora in tutela, viene aggiornata da Arera, l’Autorità dell’energia, come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi due giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento.
Per il mese di dicembre, che nelle prime settimane ha registrato quotazioni gas ancora particolarmente elevate, con punte di circa 135 euro al megawattora, prima delle riduzioni di fine anno, il prezzo della materia prima gas per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è stato fissato in 116,6 euro al megawattora, pari alla media dei prezzi rilevati quotidianamente durante tutto il mese.
"Se Arera - spiega Vincenzo Donvito, presidente Aduc – avesse utilizzato il vecchio metodo di aggiornamento della tutela gas, cioè trimestrale ex-ante anziché mensile ex-post durante tutto l’ultimo trimestre del 2022 si sarebbe applicata una ‘Cmemm’ di oltre 240 euro al megawattora. Il metodo adottato dall’Autorità ha consentito, invece, di applicare una ‘Cmemm’ di 78 euro in ottobre e di 91,2 euro in novembre".
"Malgrado questi risparmi, tuttavia, in termini di effetti finali, la spesa gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (gennaio-dicembre 2022) è di circa 1.866 euro, il 64,8% in più rispetto al 2021", sottolinea Donvito.
A dicembre 2022, si legge sul sito di Arera, il prezzo complessivo del gas naturale sul mercato tutelato per una famiglia con consumo annuale di 1.400 metri cubi è di 150,95 centesimi di euro al metro cubo.
Meglio dunque abbandonare il mercato tutelato per quello libero? "Sul mercato libero ci possono essere anche offerte più vantaggiose ma c’è il risvolto della medaglia: prezzi di ingresso che si rimodulano col tempo, mancanza di chiarezza da parte dei venditori e forme pubblicitarie con insidie nascoste. Senza contare i recenti tentativi di imporre agli utenti modifiche unilaterali dei contratti che invece, solo per i contratti in essere, sono bloccate fino al prossimo 30 aprile", risponde il presidente dell’associazione utenti e consumatori. Insomma, in questo periodo, l’utente deve decidere tra la certezza (costosa) del mercato a maggior tutela o l’incertezza (potenzialmente vantaggiosa) del mercato libero.
"Di conseguenza: guardare le bollette solo per una generica conferma prima di pagarle nel caso del mercato tutelato, o esaminarle al microscopio ogni volta che arrivano nel caso del mercato libero", è il consiglio del presidente Aduc. In attesa che i prezzi si raffreddino.
Monica Pieraccini