Firenze, 26 settembre 2021 - Incentivi da 750 euro fino a duemila euro per acquistare un'auto usata. Il nuovo bonus parte martedì 28 settembre: sarà quello il giorno per prenotare l'incentivo e sperare di conquistare una porzione dei 40 milioni complessivi messi sul piatto dal Governo.
Ci sono ovviamente dei vincoli: innanzitutto a poter prenotare il bonus sono i concessionari e non i privati acquirenti. Inoltre l'incentivo è vincolato alla rottamazione di un mezzo inquinante (che abbia almeno 10 anni e di proprietà di chi vende da almeno un anno) e all'acquisto di un mezzo che sia almeno Euro 6 e con un prezzo non superiore a 25mila euro.
Come funziona
A partire dalle 10 di martedì 28 settembre, spiega il Ministero dello sviluppo economico, i concessionari potranno accedere sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it per inserire le prenotazioni degli incentivi per l'acquisto di veicoli di categoria M1 usati a basse emissioni. L'incentivo è legato all'acquisto di un veicolo usato di classe non inferiore a Euro 6, con un prezzo risultante dalle quotazioni medie di mercato non superiore a 25.000 euro e con emissioni comprese tra 0-160 g/km CO2. Il contributo viene però riconosciuto solo con rottamazione e si differenzia a seconda della fascia di emissioni del veicolo usato che si acquista: 0-60: 2.000 euro; 61-90: 1.000 euro; 91-160: 750 euro.
Il veicolo rottamato dovrà essere della medesima categoria di quello acquistato, immatricolato da almeno 10 anni e intestato da almeno 12 mesi all'acquirente o ad un familiare convivente. Per l'ecobonus automotive, una misura promossa del Mise per offrire contributi per l'acquisto di veicoli a ridotte emissioni e prorogata al 31 dicembre, sono stati stanziati complessivamente - dalla legge di conversione del decreto Sostegni bis - 350 milioni. Una prima tranche del bonus per l'acquisto di auto elettriche o ibride, attivato all'inizio dell'estate si è esaurito a fine agosto, facendo scattare l'allarme dei produttori, secondo i quali l'impatto della fine degli eco-incentivi per auto elettriche e ibride plug-in avrebbe potuto mettere a rischio fino a 40mila mancate immatricolazioni.
Il Mise ad inizio settembre ha comunque riattivato la possibilità di accedere anche ad ulteriori 57 milioni di euro di risorse, prima previsti nel fondo principale dell'ecobonus. Ma anche in questo caso il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 settembre e il 16 settembre nel pomeriggio le risorse erano già finite, a dimostrazione della forte richiesta di autovetture ecologiche anche a fronte di un'offerta di prodotti che, pur crescendo, rimane sempre limitata. La possibilità di un rifinanziamento passa ora attraverso la prossima legge di Bilancio, ma l'ipotesi dell'arrivo di un nuovo bonus elettriche non appare scontata.