Firenze, 9 settembre 2023 – Ancora rincari per la benzina, che in autostrada si mantiene sopra i 2 euro. Aumenti per i carburanti anche fuori dalla rete autostradale. In Toscana i prezzi medi, aggiornati a sabato 9 settembre, e consultabili sul sito del ministero delle Imprese e del Made in Italy sono di quasi 1,98 euro il litro per la verde fai da te. Il gasolio self sfiora 1,9 euro, il Gpl servito è a 0,72 e il metano, sempre in modalità servito, è a 1,33 euro il litro. Ma se questa è la media, in alcune aree della regione la benzina vola sui 2,3 il litro in modalità fai da te e fuori dalla rete autostradale. Succede sulle isole, dove gli impianti si contano sulle dita di una mano. All'isola del Giglio la verde self è a 2,28 euro il litro e la diesel a 2,20 euro, mentre all'Elba il record si registra a Marciana (2,22 euro il litro e 1,99 il gasolio).
La verde self supera i 2 euro in piazza Pier Vettori a Firenze, in via Leonardo da Vinci a Livorno, in via dell'Aeroporto a Pisa e, in modalità servito, nella città della torre pendente si arriva a sborsare anche 2,3 euro il litro. Sempre in modalità servito, come si legge sul sito dell'Osservaprezzi carburanti, ad Arezzo si pagano 2,2 euro (e 2 in modalità self) e lo stesso accade a Siena e a Prato, mentre a Pistoia, in via Tasselli, si sfiorano i 2,3 euro. A Grosseto, in viale Giusti, la self è a 1,999 euro il litro.
Secondo i calcoli effettuati dall’osservatorio nazionale Federconsumatori, tenendo conto sia dell’andamento del mercato petrolifero che del cambio euro-dollaro, “ad oggi sul prezzo della benzina gravano ben 12 centesimi di troppo, che fanno salire il prezzo oltre il dovuto”. Questo si traduce, per una famiglia, in un aggravio sui pieni di carburante di 144 euro l'anno, calcolando una media di due pieni di benzina al mese. A questi si aggiungono oltre 119 euro l'anno di ricadute annue in termini indiretti, dovute all’aumento dei prezzi di beni e servizi, per l'86 per cento trasportati su gomma, per un totale di 263 euro.
“Un andamento inaccettabile - attacca Federconsumatori - su cui è necessario che il Governo intervenga tempestivamente e con maggiore determinazione, soprattutto nel contrasto ai fenomeni speculativi, ancor più intollerabili vista la precaria situazione in cui si trovano molte famiglie”, che, secondo l'associazione dei consumatori, in autunno, tra materiale scolastico, bollette e riscaldamento dovranno far fronte a una stangata da oltre 2.900 euro a cui si aggiungono, appunto, carburanti e alimentazione.