MONICA PIERACCINI
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Economia

Cartiere Carrara compie 150 anni e lancia il manifesto per la sostenibilità

La storica azienda produttrice di carta 100% made in Italy, che ha il quartier generale a Capannori, punta su tecnologie innovative e riforestazione del territorio toscano

Cartiere Carrara, la sede di Capannori (LU)

Lucca, 8 luglio 2023 – Ha compiuto 150 anni Cartiere Carrara, storica azienda produttrice di carta tissue con sede legale a Firenze e quartier generale a Capannori, in provincia di Lucca, che festeggia il traguardo raggiunto lanciando il manifesto per la sostenibilità 2030. Dieci capisaldi che poi entreranno a far parte del prossimo piano industriale: dalla cura e la tutela dei diritti delle persone alla prosperità della comunità e del territorio, dalla circolarità e rigenerazione al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni.

L'azienda, che investe in tecnologie innovative e da sempre è attenta all'ambiente, dal 2020 sostiene in prima persona la riforestazione del territorio toscano, attraverso due progetti completamente autofinanziati e realizzati su territori di proprietà in collaborazione con Compagnia delle foreste e Rete clima. I progetti si chiamano Kilometroverde Lucca e Piantagioni policicliche: hanno consentito di piantare a Capannori, nell'area vicino al polo produttivo, 11mila alberi, con l'obiettivo di metterne a dimora 150mila entro il 2030.

Con il progetto Kilometroverde Lucca, un tratto di un chilometro lungo il lato sud dell’autostrada A11 compreso fra Lucca e Capannori, è stata ripopolato con specie arboree e arbustive autoctone, ricostruendo un tipico bosco toscano, la cui diffusione si è molto ridotta negli ultimi decenni a causa dell’espansione agricola e industriale. Nell’area di Badia Pozzeveri, non lontano dal polo produttivo di Capannori, ha preso invece vita il progetto delle Piantagioni Policicliche, una serie di piantagioni a ciclo continuo, in cui convivono alberi e arbusti con tempi di crescita e di taglio diversi, in modo che sia garantita una copertura naturale costante nel tempo.

La storia di Cartiere Carrara

L'azienda, che oggi conta oltre 800 dipendenti e sette poli produttivi, per un fatturato 2022 di 500 milioni, nasce nei dintorni di Pescia, in provincia di Pistoia. Qui, già a metà del 1300, si trovano le prime testimonianze di produzione di carta, ricavata dagli stracci secondo le tecniche artigiane ereditate dagli arabi e modellate sulle necessità del mercato locale. Le prime testimonianze del nome Carrara nel mondo della carta risalgono al 1790, quando il compito di sovrintendere alla produzione di carta con il titolo di 'ministro di cartiera' viene affidato a Jacopo Carrara e nei decenni successivi, questo cognome continua a comparire grazie a parenti e discendenti nei registri delle cartiere della zona. Nel 1873, Giuliano Carrara apre una cartiera a Boschi di Chievi, a Pietrabuona: un edificio a tre piani, sulle rive del fiume Pescia, per garantire alle macchine acqua ed energia a sufficienza per la produzione. La materia prima diventa la paglia, più facilmente reperibile e in grado di assicurare una migliore qualità del prodotto finale. Due guerre mondiali e tre generazioni dopo, sono Mario, Giuliano e Tullio Carrara a rilevare un nuovo impianto a San Felice. Inizia l’investimento nella produzione di carta igienica. L’azienda si espande con nuovi stabilimenti a Castelnuovo e Capannori e el 1980 le diverse cartiere si riuniscono in Cartoinvest, una holding industriale che cresce esponenzialmente di anno in anno, spostando i confini del proprio mercato e arrivando alla fine degli anni ‘90 a contare 12 società in Europa. Nel 1987, Cartoinvest diventa licenziataria esclusiva per l’Europa del marchio Kleenex. Nel 2002, Cartoinvest viene ceduta al gruppo svedese SCA: la famiglia Carrara continua a mantenere la proprietà della Cartiera Carma e della Cartiera San Felice, mentre il resto degli stabilimenti saranno guidati da SCA per alcuni anni. Nel 2005, però, i figli di Mario Carrara, guidati da Massimo, decidono di ripartire dalle attività escluse dalla cessione, riacquisendo negli anni alcuni degli stabilimenti appartenuti a Cartoinvest. Nel 2016 le società Cartiera Carma e MC Tissue convergono in Cartiere Carrara spa, mentre nel 2020, grazie all’acquisizione del gruppo Caldaroni, nasce il gruppo Cartiere Carrara, che oggi produce ogni anno 300mila tonnellate di carta made in Italy che arrivano in 50 Paesi nel mondo.

“L’eredità di questi primi 150 anni porta con sé grande orgoglio e una responsabilità altrettanto importante. L’azienda – afferma il cavaliere del lavoro Massimo Carrara, presidente di Cartiere Carrara - ha attraversato territori ed epoche, è passata attraverso trasformazioni che ne hanno mutato l’aspetto, le direzioni di sviluppo, persino il nome. Ma la sua identità profonda è rimasta la stessa. Noi siamo sempre dalla stessa parte: oggi posso dirlo con sicurezza perché credo nella coerenza di un’azienda che ha saputo adattarsi alle sfide con versatilità, ma che ha sempre avuto chiari i propri punti fermi. Il rispetto per le persone e per il loro lavoro, una visione coinvolta e partecipata dell’essere imprenditori, il voler considerare la bellezza come un valore in ogni scelta, perché nella bellezza si lavora e si vive meglio”. “Penso sia soprattutto per questo - prosegue - che Cartiere Carrara è cresciuta anche quando il mondo rallentava, e che sta attraversando il proprio cambio generazionale con la sicurezza di chi sa che per rimanere davvero se stessi bisogna saper cambiare. Gli anni che ci attendono sono ancora di più una magnifica opportunità. Cogliendola come certamente sappiamo fare, potremo portare 150 anni nel futuro e farli diventare qualcosa di ancor più grande. Di unico, come ciascuno di noi”.