Firenze, 13 gennaio 2025 – È stata inaugurata a Firenze, negli spazi ottocenteschi degli antichi uffici delle Poste e Telegrafi sotto i portici di Piazza della Repubblica, in via Pellicceria 3, la tredicesima sede della Casa del Made in Italy. La cerimonia ha visto la partecipazione della sottosegretaria al ministero delle Imprese, Fausta Bergamotto, insieme a rappresentanti istituzionali e del mondo imprenditoriale.
Cos’è la Casa del Made in Italy
La Casa del Made in Italy è un’iniziativa promossa dalministero delle Imprese e del Made in Italy per creare punti di accesso territoriali capaci di sostenere le eccellenze italiane e promuoverle sui mercati esteri. «Quando è partita la riorganizzazione del nostro dicastero – ha spiegato la sottosegretaria Bergamotto – abbiamo ritenuto di portare il ministero a diretto contatto con i cittadini e le imprese. Per questo stiamo trasformando gli ispettorati territoriali in Case del Made in Italy». Che sarà, ha sottolineato, «un luogo di incontro e dialogo tra istituzioni, università, associazioni, Camere di commercio e aziende, pensato per offrire supporto concreto alle imprese e raccogliere le esigenze del territorio».
Tra i servizi offerti, ci sono consulenza, formazione e promozione per le realtà produttive locali, con l’obiettivo di monitorare i mercati, captare segnali di criticità e proporre soluzioni attraverso politiche mirate.
La crisi della moda: “Non solo cassa integrazione”
Le Case del Made in Italy, già presenti in città come Ancona, Bologna, Genova, Milano e Palermo, sono un luogo che offrono ascolto, servizi di formazione, consulenza e promozione alle imprese locali, anche quelle della moda. Un settore, quest'ultimo, segnato da una grave crisi e sul quale, ha detto la sottosegretaria al ministero delle Imprese, bisogna intervenire, ma non solo con gli ammortizzatori sociali, che sindacati e imprese toscani chiedono di estendere a tutto il 2025. Occorre «cercare di agire con supporti di politica industriale in grado di dare un sostegno reale al settore per una ripresa che sia quella che merita». «Le otto settimane di cassa integrazione straordinaria concesse alle imprese con meno di 15 dipendenti - ha chiarito, ricordando che lunedì 20 gennaio tornerà a riunirsi il tavolo sulla moda - è stato un primo aiuto, ma ci sono altre misure allo studio».
La Casa del Made in Italy, “iniziativa cruciale per il territorio”
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha sottolineato l’importanza della sinergia tra Stato e territorio: «Questa iniziativa valorizza ciò che viene realizzato e prodotto nelle singole Regioni, premiando realtà economiche e sociali meritevoli di essere sostenute e rese visibili a livello internazionale. La Toscana, con la sua ricchezza imprenditoriale ad alto valore aggiunto, rappresenta un esempio ideale. Penso a settori come l’enogastronomia, la nautica e il comparto farmaceutico, che possono contribuire significativamente alla crescita dell’export nazionale».
L’apertura della Casa del Made in Italy, ha commentato nel corso dell’inaugurazione l'eurodeputato di Fratelli d'Italia e membro della Commissione commercio internazionale del Parlamento Europeo, Francesco Torselli, «rappresenta un’iniziativa cruciale per sostenere le imprese toscane, che incarnano l’eccellenza e la creatività del nostro territorio» e fornirà loro «strumenti concreti per affrontare le sfide del mercato globale». Secondo la deputata toscana di Fratelli d'Italia Chiara La Porta, «qui le imprese troveranno ascolto, troveranno dei funzionari addetti che potranno consigliarle nel miglior modo possibile e raccogliere proposte».