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Stop ai termosifoni, ecco come riscaldare la casa senza spendere un patrimonio

La soluzione migliore, per chi lo ha già, è usare il condizionatore. I consigli degli esperti di Altroconsumo

Termosifoni accesi

Termosifoni accesi

Firenze, 8 aprile 2022 – Fa freddo, è umido, ma i termosifoni sono spenti. Su tutta la città metropolitana fiorentina è stata anticipata al 1 aprile la chiusura dei riscaldamenti pubblici e privati, ma in tutta la Toscana comunque, si dovranno spengere al massimo il 15 aprile. Se le temperature restano basse, però, come fare a riscaldare la casa senza spendere una fortuna di elettricità? Ecco i consigli degli esperti di Altroconsumo.

Stufetta o termoventilatore: cosa scegliere

Se si ha già in casa una stufetta elettrica o un termoventilatore è possibile sopperire alle giornate fredde azionandoli per qualche ora. Bisogna però prestare attenzione ai consumi energetici: sono dispositivi che possono risultare utili per esempio in bagno, qualche minuto prima di entrare in doccia. L'uso di un termoventilatore per soli 10 minuti comporta un consumo di circa 0,3 kilowattora, pari a 12 centesimi di euro. Se lo si utilizza invece in modo continuativo, per esempio un paio d'ore la mattina e un paio di pomeriggio, il consumo arriva a circa 8 kilowattora al giorno, quindi circa 2,8 euro. Due le tipologie di stufe elettriche che si trovano sul mercato: a convezione, che scaldano l'aria attraverso una resistenza elettrica, e a irraggiamento, in cui il calore viene diffuso attraverso raggi infrarossi direttamente sugli oggetti o sulle persone con cui interagiscono. In entrambi i casi sono dispositivi che consumano parecchia energia, con qualche differenza. La potenza massima dei termoventilatori è solitamente intorno ai 2.000 watt, quelle a irraggiamento arrivano invece a 1.500 watt

Per risparmiare meglio il condizionatore

Se in casa si dispone di un climatizzatore, si tratta di un'ottima alternativa per sopperire ai colpi di coda dell'inverno. Rispetto alle stufe elettriche è una scelta decisamente meno energivora. In questo periodo dell'anno, inoltre, il climatizzatore è una scelta preferibile anche alla caldaia. I climatizzatori a pompa di calore sono in grado di trasformare un kilowattora assorbito dalla rete elettrica in 4 kilowattora termici, mentre i modelli migliori possono arrivare anche a 6 kilowattora termici per ogni kilowattora elettrico. Bisogna però sempre prestare attenzione alla temperatura del termostato, che influisce molto sui consumi energetici e, di conseguenza, sulle bollette. Altroconsumo consiglia di impostare il termometro sui 18 gradi utilizzare gli split solo nelle stanze che sono abitate. In camera da letto, invece, meglio far andare il climatizzatore qualche minuto prima di andare a dormire, oppure programmare l'accensione circa 10 minuti prima della sveglia.