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Condizionatori, i 10 consigli per risparmiare sui consumi / La guida

Un decalogo elaborato in base ai consigli di Enea, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile

Condizionatori

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Firenze, 11 aprile 2022 – Installare un condizionatore nuovo costa oggi dai 1.200 ai 2000 euro. Ma in questa fase di rincari generalizzati conviene utilizzarlo o si rischia un salasso sulla bolletta? In vista dell'estate, ecco il decalogo per risparmiare che abbiamo elaborato in base ai consigli di Enea, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile.

1) Attenzione alla classe energetica La scelta del condizionatore rappresenta un requisito chiave per diminuire i consumi ed evitare brutte sorprese in bolletta. Indipendentemente dalla tecnologia, sono sempre da preferire i modelli in classe energetica A che consentono di spendere per l’energia elettrica circa il 30 - 40% di meno di un condizionatore in classe B.

2) Scegliere la tecnologia inverter In un condizionatore con sistema di controllo inverter, la velocità di rotazione del compressore viene regolata costantemente e questo permette di avere prestazioni ottimali in qualsiasi condizione di impiego, adeguando la potenza frigorifera e termica erogata all’effettiva necessità. Questi modelli, particolarmente funzionali quando si prevede di tenere accesa l’aria condizionata per molte ore di seguito, costano di più rispetto a quelli dotati di tecnologia on-off ma il consumo energetico e la rumorosità sono minori, a fronte di un maggiore comfort all’interno degli ambienti serviti.

3) Occhio agli incentivi Per l’acquisto di un climatizzatore a pompa di calore, se destinato a sostituire integralmente o parzialmente il vecchio impianto termico, è possibile scegliere tra Bonus casa, Ecobonus o Conto termico 2.0

4) L'importanza della posizione In fase di installazione, è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende infatti a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda, che invece tende a salire. Occorre assolutamente evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca.

5) Non raffreddare troppo l’ambiente La normativa prevede che durante la stagione estiva la temperatura interna non debba scendere sotto i 24-26 gradi ma, il più delle volte, due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono già sufficienti. Spesso per scongiurare la sensazione di caldo opprimente può bastare l’attivazione della funzione 'deumidificazione', in quanto l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura ben più elevata di quella reale.

6) Non lasciare aperte porte e finestre L’ingresso nella stanza di aria calda obbliga l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti, con un conseguente dispendio di energia.

7) Coibentare i tubi del circuito refrigerante Per evitare inutili dispersioni è necessario isolare termicamente i tubi del circuito refrigerante presenti all’esterno dell’abitazione. E’ inoltre opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta al sole e alle intemperie.

8) Usare il timer e la funzione ‘notte’ In questo modo è possibile ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio e aumentare il comfort. La funzione “notte” o “sleep” regola, nelle ore notturne, la temperatura ambiente in modo da rispondere alla variazione della temperatura corporea.

9) Fare la manutenzione I filtri dell’aria e le ventole devono essere ripuliti alla prima accensione stagionale, perché si tratta del luogo dove più di frequente si annidano muffe e batteri dannosi per la salute, tra i quali il batterio della legionella. È importante inoltre controllare la tenuta del circuito del gas. La normativa prevede inoltre l’obbligo del libretto impianto e di controlli periodici per gli impianti con una potenza superiore a 10 Kilowatt per quelli invernali e a 12 Kilowatt per quelli estivi.

10) Fare il check up energetico alla propria abitazione Chiedere a un tecnico di effettuare una diagnosi energetica dell’edificio è il primo passo utile per valutare lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare valutandone il rapporto costi-benefici. Oltre ad abbattere i costi per la climatizzazione estiva degli ambienti anche fino al 40%, gli interventi sono ancora più convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici: l’Ecobonus, che consente di detrarre dalle imposte Irpef o Ires dal 50 all’85% delle spese sostenute a seconda della complessità dell’intervento e il Superbonus, con cui l’aliquota di detrazione sale al 110%.