LISA CIARDI
Economia

La crisi dell’ex Gkn ha fatto scuola, i Consorzi industriali cambiano pelle

Via libera alla proposta di legge che vuole tutelare l’occupazione sul territorio. “Così difendiamo i lavoratori”

Un corteo degli operai ex Gkn (Foto NewPressPhoto)

Un corteo degli operai ex Gkn (Foto NewPressPhoto)

Firenze, 22 dicembre 2024 – Dopo ore di presidio dei lavoratori davanti al Consiglio regionale, è arrivato il voto. L’aula ha approvato, a maggioranza, la proposta di legge per la costituzione di Consorzi di sviluppo industriale, nata su iniziativa della Rsu dell’ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze). Un atto che sembrava destinato a slittare a gennaio, anche per una serie di emendamenti di Forza Italia. Dopo l’arrivo del collettivo di fabbrica però, con tanto di cori e striscioni, gli atti sono stati ritirati e, intorno alle 1.30 della notte, è arrivata l’approvazione, festeggiata con fumogeni e fuochi d’artificio. La proposta di legge, presentata da Silvia Noferi (M5s) è stata rielaborata insieme al Pd (grazie al lavoro del capogruppo Vincenzo Ceccarelli e del presidente della Commissione Sviluppo economico, Gianni Anselmi) in pieno clima da campo largo, ed è poi passata coi voti favorevoli di Pd, M5s, Iv e del consigliere Diego Petrucci di Fratelli d’Italia. Contrari invece Lega e Elisa Tozzi (Fdi); assente Marco Stella (Forza Italia). Le legge, come spiega la relazione illustrativa, punta a “favorire la nascita e lo sviluppo di società cooperative, sostenere lo sviluppo economico, salvaguardare i livelli occupazionali e incentivare la ricollocazione dei lavoratori di aziende in situazioni di crisi”.

La costituzione dei Consorzi può essere promossa da vari enti tra cui Regione, Città metropolitana, Province e Comuni. Previste azioni di riqualificazione nelle aree industriali, creando le condizioni per nuovi insediamenti e favorendo la riconversione. I Consorzi potranno “individuare e acquisire, anche su proposta della Regione, aree industriali e immobili destinati alla produzione, con priorità per il recupero e l’ampliamento delle aree dismesse” e “agevolare, in caso di crisi industriali, la cessione dell’azienda o di rami d’azienda ai lavoratori o a cooperative da essi costituite”.

“Con questa legge, unica in Italia – ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani - la Toscana si propone come un laboratorio innovativo nel cercare soluzioni di riconversione industriale in siti abbandonati o in territori dove si presentano crisi aziendali”. “Questa legge dà una speranza ai lavoratori della ex Gkn – ha commentato l’assessore Leonardo Marras -. La proposta è partita da loro e la giunta ha già assicurato il finanziamento per renderla operativa”. Parole di elogio sono arrivate dai segretari nazionale e regionale del Pd, Elly Schlein ed Emiliano Fossi. “Non c’è più tempo da perdere – ha dichiarato il sindaco di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri - Con questa legge, abbiamo le basi per avviare immediatamente il Consorzio industriale nello stabilimento ex Gkn. Noi siamo pronti. Se necessario, procederemo anche all’esproprio dello stabilimento, come previsto dalla nuova normativa”.

Dichiarazioni che hanno provocato le reazioni della Lega. “La linea liberticida della Regione Toscana colpisce i Consorzi industriali – ha commentato Elena Meini - . La nuova disciplina non solo dà il via al campo largo, ma va ad aprire all’ingerenza della Regione sui Consorzi, con un rischio di politicizzazione. Impossibile poi non notare l’assenza in aula, e il mancato voto, del presidente. Campo largo sì, ma Giani ne fa parte?”.