Firenze, 7 settembre 2023 – Ricomincia la scuola, ripartono i corsi e le lezioni sportive di tennis, danza, pallavolo. Lo sport fa bene, si sa, ma tante famiglie rischiano di non potersi più permettere di pagare l'attività sportiva per i propri figli. Oltre alla stangata autunnale (+2.924,70 euro a famiglia tra bollette, materiale scolastico, libri e riscaldamento) e la continua corsa al rialzo dei prezzi dei carburanti e degli alimentari (+2.180,20 euro), a gravare sulle tasche delle famiglie a partire da questo mese, segnala Federconsumatori, ci saranno anche i costi delle attività sportive per i ragazzi, aumentati di quasi il 16% in un anno.
Le attività sportive che costano di più
I corsi che sono rincarati di più nell'ultimo anno sono, secondo l'osservatorio nazionale di Federconsumatori, il tennis, con un aumento del 13% e un costo annuale – compresa attrezzatura - di 962 euro, e il nuoto, con un incremento del 9% e un costo annuale, il più alto in assoluto, che, tra lezioni e attrezzature, supera il migliaio di euro. Incremento del 6% anche per il calcio, al terzo posto dei corsi 'tradizionali' più costosi, con 910 euro l'anno. Anche se si scelgono sport meno praticati, dal rugby all'arrampicata, i prezzi dei corsi sono comunque alti. Il più costoso è il canottaggio, che sfiora i mille euro. Tra salvagente, tuta, giacca a vento, guanti e visiera si arrivano a spendere quasi 148 euro, alle quali poi vanno aggiunte 845 euro di corso. Per il crossfit, cioè 'lo sport del fitness', si pagano 770 euro l'anno, circa 72 euro il mese, più 152 euro di attrezzatura, tra abbigliamento e scarpe. Lo sport che invece risulta il più economico è la pallavolo, il cui costo ammonta a 648 euro l’anno.
"L’ aumento generalizzato dei prezzi incide, purtroppo, anche sulle attività sportive dei giovani a causa dei maggiori costi che in linea generale devono sostenere a loro volta i centri sportivi. Come sappiamo - dichiara Luca D'Onofrio, presidente di Federconsumatori Toscana - lo sport contribuisce al benessere sociale e quindi è necessario predisporre misure strutturali di incentivo, anche potenziando quelle attualmente esistenti, per impedire che si sia costretti a rinunciare alle attività sportive”.
Come risparmiare
Per alleggerire in parte i costi sostenuti dalle famiglie per le attività sportive dei propri figli, nella dichiarazione dei redditi è possibile portare in detrazione al 19% le spese sostenute per la pratica sportiva svolta dai ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni. L’importo massimo detraibile è di 210 euro per ciascun ragazzo, da ripartire tra i genitori. La detrazione spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120mila euro, il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a 240mila euro. Un'altra possibilità per risparmiare - anche fino al 50% - sui costi dei corsi sportivi, suggerisce Federconsumatori Toscana, è rivolgersi a scuole, parrocchie, impianti comunali che sono solitamente più economici di centri sportivi e palestre.