Roma, 14 dicembre 2021 – Un mondo che affascina, anche per i superguadagni che qualcuno è riuscito a fare, o almeno così si racconta. Le criptovalute, come i Bitcoin o Ethereum, hanno avuto incrementi fino al 9000 per cento dalla loro nascita. Crescite anche per gli Nft, che sono i diritti su opere digitali. Ma sono strumenti complicati. Sono adatti al risparmiatore medio? Lo abbiamo chiesto all'esperto di finanza e consulente patrimoniale Efisio Pinna.
E' ora di investire in Bitcoin? “Io ci andrei molto molto cauto. Le criptovalute non sono regolate a livello giuridico e quindi non sono protette com invece può essere un fondo comune di investimento. Non è facile per la massa di risparmiatori capire questi meccanismi. Sono uno strumento molto a rischio anche perché attraverso le criptovalute viene riciclato denaro sporco. E per i consumatori non esiste nessuna garanzia”.
Non consiglierebbe nemmeno di provarci con un piccolo investimento? “Se si hanno, faccio un esempio, 100mila euro da investire, direi di lasciare perdere. Meglio orientarsi sui titoli delle grandi aziende del settore, come Amazon, Google, Apple, o acquistare lingotti d'oro. Se proprio si vuole rischiare in criptovalute lo si faccia al massimo con il 5 per cento del patrimonio. Ma si deve capire perlomeno in cosa si sta investendo. E l'Italia in questo è il Paese meno adatto. A cultura finanziaria siamo messi peggio della Tanzania”.
Gli Nft? “Vale lo stesso discorso. Insieme alle criptovalute sono strumenti di grande rischio. Gli organismi di vigilanza li vedono con grande sospetto perché non c'è nessun tipo di regolamentazione e la loro volatilità è impressionante”.