MONICA PIERACCINI
Economia

Ecosistema Urbano 2023, Lucca è la città toscana più ‘green’, scende Firenze

Il punto sui comuni toscana e il loro rapporto con l’ambiente. Siena eccellenza per il trasporto pubblico

Lucca la città più green della Toscana

Firenze, 23 ottobre 2023 – E' Lucca la città toscana più 'green' secondo la classifica di Ecosistema Urbano 2023, il report di Legambiente, giunto alla 30esima edizione, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore sulle performance ambientali di 105 Comuni capoluogo. E' infatti al 31esimo posto, prima nella regione, anche se perde quattro posizioni rispetto all'indagine dello scorso anno. Lucca ha ottenuto un punteggio del 63,54%, contro l'86% di Trento, la città più 'verde' d'Italia, seguita da Mantova e Pordenone, quindi, Treviso, Reggio Emilia e La Spezia, che sale dal nono al sesto posto.

Firenze è invece sempre meno ‘green’ e scivola ancora fino al 53esimo posto. La città gigliata era 43esima nell'indagine dello scorso anno e 29esima in quello del 2021, stabile al 24esimo posto dal 2019. A trascinarla verso il basso è soprattutto l'incidentalità stradale, indicatore per il quale si trova al 103esimo posto con oltre otto morti e feriti ogni 1.000 abitanti. Non brilla nemmeno per quantità di biossido di azoto nell'aria (97esimo posto), né per rifiuti prodotti (613 chili pro capite).

Come si piazzano gli altri capoluoghi toscani

Sono però un po' tutti i capoluoghi toscani a non eccellere in quanto a tutela dell'ambiente. Dopo Lucca, tra le toscane si trova Siena, al 32esimo posto, con un punteggio di 62,43%. Pisa è al 38esimo posto, con 61,61% di punteggio, quindi Livorno al 48esimo, con 59,13%, Firenze è al 53esimo, con punteggio di 58,13%, al 56esimo posto Arezzo, con punteggio di 56,80%, Prato al 65esimo, con 53,48%, Grosseto 73esima con 49,66% e Massa al 78esimo posto con 48,35%. Fanalino di coda Pistoia, al 92esimo, con un punteggio del 43%, che si salva solo per il biossido di azoto (25esimo posto) e per la Ztl (sempre al 25esimo posto per questo indicatore).

Solo a Siena l'autobus è un'alternativa ai mezzi privati

Sul fronte del trasporto pubblico urbano, è Siena l'unica tra le piccole città toscane che si distingue, dove l'autobus, spiega il rapporto, rappresenta la vera alternativa ai mezzi privati. La città del palio è tra le migliori d'Italia, insieme a Venezia, Trieste, Brescia, Cagliari e Pavia, con 144 viaggi pro capite annui sul tpl. Tra i piccoli capoluoghi, Siena, insieme a L'Aquila, si conferma  anche quest’anno ai primi posti per offerta di trasporto pubblico, che viene calcolata in chilometri percorsi annualmente dalle vetture per ogni abitante residente. Siena ha 51 vetture km/ab. Tra le medie città, spicca per offerta di trasporto pubblico anche Pisa, che risulta seconda con 53 vetture km/ab, a pari merito con Cagliari e dopo Trieste, con 60 vetture km/ab.

Isole pedonali, la migliore è Lucca

Per numero di isole pedonali è Lucca la migliore d’Italia,con 6,82 metri quadrati ad abitanti. E' tra le sette città dello Stivale a superare un metro quadrato ad abitante di aree pedonali (tra queste anche Firenze, che, però, ha solo 1,14 metri quadrati ad abitante).

Inquinamento e rifiuti, le criticità delle città toscane

Siena e Lucca, insieme a Pistoia, sono le città toscane che risultano peggiori in Italia per le polvere sottili. Siena e Massa sono invece le peggiori per l'ozono. Sul fronte della produzione di rifiuti urbani, Massa è al 102esimo posto in Italia, con 675 chili ad abitante, mentre Pisa, è al 104esimo posto, con quasi 748 chili ad abitante.

Firenze nel confronto tra metropoli

I grandi centri urbani confermano sostanzialmente una maggiore fatica a rispondere alle emergenze urbane ed infatti quasi tutte – si legge nel rapporto di Legambiente – peggiorano la loro performance complessiva nella graduatoria finale, con poche (Venezia e Bologna) eccezioni in positivo e alcuni scivoloni più evidenti (Torino, Firenze). Tra le metropoli c’è quindi chi più di altri mostra un affanno evidente a reagire alle croniche criticità urbane: dallo smog (Torino, Milano, Bologna o Firenze), al traffico (Catania, Roma), alla difficoltà del sistema di tpl (Roma, Catania), dai rifiuti (Palermo, Catania, Venezia, Firenze, Roma), alla dispersione di acqua potabile (Firenze, Catania, Bari), dal suolo consumato (Venezia), alla scarsa diffusione del solare termico e fotovoltaico (Napoli, Palermo, Torino, Roma) fino a chi fa fatica anche nella diffusione della ciclabilità (Napoli, Genova, Roma).

Come è costruita la classifica di Legambiente

I parametri che determinano la classifica delle performance ambientali dei Comuni di Ecosistema Urbano 2023 di Legambiente sono 19 e prevedono l’assegnazione di un punteggio massimo teorico di 100 punti, costruito caso per caso sulla base di obiettivi di sostenibilità. I punteggi assegnati per ciascun indicatore identificano il tasso di sostenibilità della città reale rispetto a una città ideale. La media del punteggio dei capoluoghi sale e si attesta a 56,41%, tre punti in più di quella dello scorso anno (53,41% ed era 53,05% due anni fa). Quota 100 non è raggiunta da nessuna città e, a differenza della passata edizione, dove nessuna città riuscì a superare quota 80, quest’anno ci riescono in tre: Trento, Mantova, Pordenone.