Firenze, 22 marzo 2024 – Il 60% delle bollette di gas e luce in Toscana non sono corrette, perché presentano errori formali o tariffe non competitive. E' quanto emerge dall'osservatorio di Billoo, un’app, lanciata sul mercato da un anno, che consente gratuitamente ai clienti domestici di verificare se la propria bolletta è ‘promossa’ o ‘bocciata’.
«Ogni giorno in tutta Italia monitoriamo circa 2mila bollette mediante un motore di calcolo che sfrutta le moderne tecnologie, compresa l'intelligenza artificiale», spiega il fondatore e presidente di Billoo, Giovanni Baroni.
«In questo modo aiutiamo le famiglie a controllare le bollette, che sono oggettivamente complicate da leggere, anche se contengono tutte le informazioni richieste da Arera». Senza leggere e comprendere le voci che compongono la bolletta, di fatto pagarla diventa in fatti un atto di fede. «Invece dal nostro monitoraggio risulta che in Toscana, che rappresenta per noi il 5% del mercato, le bollette di luce e gas nella maggioranza dei casi sono più alte di quanto dovrebbero essere».
Perché le bollette sono alte
I rincari nelle fatture si spiegano prevalentemente con i margini elevatissimi applicati dai fornitori di energia ai prezzi all’ingrosso, uno ‘spread’, spiega Baroni, che negli ultimi due anni è aumentato in modo considerevole. Sulla borsa del gas di Amsterdam sembra infatti passata l’emergenza scatenata dalla guerra Russo-Ucraina. I prezzi attualmente si attestano appena sopra i 20 euro al mega-wattora, un livello che ricorda quelli del 2019, prima della pandemia. Il prezzo dell’energia elettrica segue un andamento analogo, mostrando una decisa diminuzione, anche se non ha raggiunto i livelli pre-Covid. In pratica, gli attuali prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica sono scesi dalla punta di 750 euro al mega-wattora a poco oltre i 70 euro al mega-wattora, ovvero 10 volte meno. «Il margine di guadagno dei fornitori negli ultimi due anni è aumentato in modo considerevole, passando da meno di 10 euro al mega-wattora a valori che oggi possono andare abbondantemente oltre i 20 euro al mega-wattora», continua Baroni che aggiunge: «Con i prezzi fissi va pure peggio. In passato questo margine è stato anche negativo (ci sono anche altre partite su cui i fornitori guadagnano): oggi invece può essere tranquillamente 50 euro al mega-wattora». Questo significa che oggi i fornitori guadagnano di più sui prezzi fissi o meglio pretendono un margine più elevato per remunerare il rischio di forti variazioni di prezzo, come avvenuto nel 2022. Ecco perché, se in futuro la volatilità dei prezzi continuasse a diminuire, anche l’extra spread sui prezzi fissi applicato dai fornitori dovrebbe ridursi».
Confrontare le offerte una volta l’anno
«Anche se il contratto di fornitura è a tempo indeterminato, le persone si dimenticano che le tariffe vengono aggiornate ogni 12 mesi. L'utente riceve anche una comunicazione con i nuovi prezzi, ma finisce nel dimenticatoio, per poi scoprire improvvisamente che la bolletta è aumentata in modo esponenziale». Invece – ed è questa la soluzione secondo il fondatore di Biloo – leggendo (o facendo leggere) la propria bolletta, confrontando la propria offerta con altre presenti in quel momento sul mercato ed eventualmente cambiando circa una volta l'anno fornitore di energia, è possibile risparmiare nell’arco dei 12 mesi il costo di una bolletta. Il risparmio è infatti proporzionato ai consumi: se si spendono 50 euro di energia elettrica o gas, il risparmio che si ottiene in un anno controllando le proprie bollette e le modifiche tariffare è mediamente di 50 euro, se se ne consumano 300 è di 300 euro l'anno. Se gli utenti cambiano più spesso fornitore, oltre che risparmiare, contribuiscono a rendere più accesa la concorrenza tra gli operatori e i prezzi dunque scendono.