Monica Pieraccini
Economia

Firenze, affitti alle stelle ma stipendi bassi: cresce il divario con il costo della vita

Firenze e la Toscana soffrono un netto divario tra le spese e le retribuzioni nel settore privato. Grosseto la provincia dove si guadagna meno: poco meno di 1.400 euro lordi al mese

Buste paga "leggere" in Toscana

Buste paga "leggere" in Toscana

Firenze, 19 settembre 2024 – Firenze si conferma una delle città più costose d’Italia, con affitti che raggiungono livelli tra i più alti del Paese. A differenza di città come Milano, dove gli stipendi permettono di sostenere il caro-vita, nel capoluogo toscano la situazione è ben diversa: mentre il costo della vita continua a crescere, i salari rimangono al palo.

Secondo i dati elaborati dalla Cgia di Mestre e relativi al 2022, a Firenze la retribuzione media annua nel settore privato è di 23.687 euro, corrispondenti a circa 1.980 euro lordi al mese, con una paga giornaliera di poco superiore ai 94 euro. A Milano, nonostante il costo della vita elevato, gli stipendi sembrano compensare le spese: qui la retribuzione media loda annua raggiunge i 32.472 euro, quasi 10mila euro in più rispetto a Firenze. Un milanese può contare su uno stipendio mensile di oltre 2.700 euro, con una paga giornaliera di 126 euro.

Toscana al decimo posto per stipendi: in affanno rispetto al Nord

A livello regionale, la Toscana non brilla nelle retribuzioni del settore privato, posizionandosi al decimo posto nella classifica nazionale. Nonostante sia sopra regioni come Marche, Umbria e Abruzzo, la regione resta indietro rispetto a tutto il Nord Italia e al Lazio. La retribuzione media annua lorda in Toscana è inferiore rispetto a quella di Firenze: poco più di 21.600 euro, con una paga giornaliera che non raggiunge gli 87 euro. Una cifra ampiamente inferiore a quella della Lombardia, prima per retribuzioni nella classifica delle regioni, dove gli stipendi superano i 28mila euro l’anno e le paghe giornaliere raggiungono i 110 euro. Un trend positivo, però, si registra anche in Toscana, dove si osserva un incremento della produttività negli ultimi dieci anni. Tra il 2011 e il 2021, il valore aggiunto per ora lavorata è passato da 33,9 a 38,1 euro, con un aumento percentuale del 12,4%. Il che, però, stando ai dati della Cgia, non sembra incidere sulle retribuzioni.

Le altre province toscane: Grosseto maglia nera

Guardando alle singole province, Firenze è la prima provincia toscana nella classifica della Cgia di Mestre, dove si piazza al 25esimo posto nazionale. Segue Pisa, al 34esimo, con una retribuzione media di quasi 22.500 euro e una paga giornaliera di circa 88 euro. Siena si posiziona appena dietro, al 35esimo posto, con uno stipendio annuo di 22.270 euro e una paga giornaliera di 90 euro. Arezzo si colloca al 43esimo posto, con retribuzioni di quasi 21.300 euro l’anno, seguita da Lucca con 21.266 euro. Al 50esimo posto  Massa Carrara, con 20.300 euro di retribuzione annua, mentre Pistoia è 51esima, con 20.281 euro. Le retribuzioni più basse tra le province toscane si registrano a Livorno (19.769 euro, 56esimo posto in classifica), Prato (poco più di 19mila euro, 61esima) e, fanalino di coda, Grosseto. Quest’ultima si piazza all'83esimo posto in Italia, con stipendi che non superano i 16.700 euro l’anno, ovvero meno di 1.400 euro lorde al mese, con una paga giornaliera di circa 71 euro. Grosseto registra retribuzioni inferiori rispetto a molte province del Sud, come Siracusa, Taranto e Palermo, evidenziando una forte disparità all'interno della stessa regione toscana.