Frodi nel commercio, oltre 37mila prodotti falsi sequestrati dalla guardia di finanza

Coinvolte dall’operazione “Vera pelle-vero cuoio 2023” anche le città di Firenze e Prato. Tra i prodotti sequestrati letti, divani, sedie rivestite, cinture, borse, portafogli, giubbotti, guanti e rotoli di tessuto in pvc commercializzati come "ecopelle"

Un'auto appartenente alla guardia di finanza

Un'auto appartenente alla guardia di finanza

Firenze, 2 agosto 2024 – Oltre 37mila prodotti falsi, etichettati come “vera pelle” e “cuoio”, ma che erano fatti con materie plastiche, un opificio chiuso e 19 persone segnalate alle autorità giudiziarie e alle camere di commercio competenti. Questa, in sintesi, l’operazione su scala nazionale della guardia di finanza, chiamata “Vera pelle-vero cuoio 2023”, che ha interessato anche le province di Firenze e Prato, risultate particolarmente colpite dalle frodi nel commercio. Violazioni anche violazioni nelle province di Cuneo, Padova, Modena, Teramo, Napoli, Bari e Catania.

L'obiettivo dell'operazione era prevenire le frodi nel settore conciario e garantire il rispetto delle normative sull'uso dei termini "cuoio", "pelle" e "pelliccia". Durante l'operazione sono stati identificati fabbricanti e distributori che vendevano prodotti realizzati con materiali plastici, principalmente provenienti dalla Cina, come vera pelle o cuoio. Tra i prodotti sequestrati figurano letti, testate da letto, divani, sedie rivestite, cinture, borse, portafogli, giubbotti, guanti e rotoli di tessuto in pvc commercializzati come "ecopelle".

L'operazione, supportata da Unic – Concerie italiane e dalla stazione sperimentale per l'industria delle pelli e delle materie concianti, ha portato al sequestro, oltre ai 37mila prodotti, di un opificio di 200 metri quadrati, 4 quintali di pelle e 765 metri lineari di materiali falsi. Sono stati segnalati anche 5 lavoratori "in nero", due dei quali appartenenti a nuclei familiari percettori del reddito di cittadinanza.

L'attività rientra nella strategia istituzionale per prevenire e combattere la contraffazione, tutelare il Made in Italy e garantire la sicurezza dei consumatori. I soggetti segnalati, attivi nel settore conciario da diversi anni, sono prevalentemente di origine italiana e di etnia sinica.