MONICA PIERACCINI
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Economia

Imprese femminili in Toscana: Grosseto al top, Firenze ultima tra le province regionali

Più di un’impresa su quattro è a conduzione femminile. La situazione nelle altre province toscane secondo i dati della Cgia di Mestre

Imprese femminili, Grosseto prima in Toscana per incidenza sul totale delle aziende

Imprese femminili, Grosseto prima in Toscana per incidenza sul totale delle aziende

Firenze, 28 dicembre 2024 - La provincia di Grosseto è la prima del centro-nord Italia per incidenza di imprese femminili, con il 28% delle attività a conduzione femminile sul totale. Nella graduatoria nazionale è nona e prima di lei ci sono tutte province del Sud. A Grosseto le imprese femminili sono oltre 7.200, su un totale di oltre 25.800 imprese. I dati emergono dall’indagine dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che ha confrontato l’incidenza delle aziende femminili sul totale delle imprese nelle 107 province italiane.

La situazione nelle altre province toscane

Oltre alla già citata Grosseto, la seconda provincia toscana per percentuale di imprese femminili sul totale è Prato, al 23esimo posto nella graduatoria nazionale, con una percentuale del 25,9% e circa 7.600 imprese femminili. Segue, al 24esimo posto, Livorno, dove si contano oltre 7.100 imprese femminili, il 25,5% del totale. Siena è 29esima, con oltre 6mila aziende rosa, pari a circa il 25% sul totale. Arezzo, al 40esimo posto, conta oltre 7.500 aziende femminili, il 24% del totale, al 46esimo posto c’è Massa Carrara (4.285 aziende rosa, pari al 23,8% del totale), al 56esimo Pisa (8.384 aziende, 23,3%), al 61esimo Pistoia (6.254 aziende, 23,1%), al 68esimo Lucca (8.104, 22,7%). La provincia di Firenze è invece ultima tra le province toscane e solo 70esima nella graduatoria nazionale, anche se in valore assoluto conta il maggior numero di imprese femminili delle province toscane, oltre 20mila. L’incidenza è del 22,5%, più bassa della media nazionale, ma anche di quella di altre città italiane del centro, come Terni (26,6%), La Spezia (26,4%), Perugia (25%). Fa meglio però di Bologna (21,6%), Venezia (20,7%) e Milano (17,9%).

Settori trainanti e prospettive future

Circa il 56% delle donne imprenditrici attive in Italia è impiegato nel settore dei servizi alla persona, quali parrucchiere, estetiste, tatuatrici, massaggiatrici e così via, e nei servizi alle imprese, in qualità di titolari o socie di agenzie di viaggio, agenzie immobiliari, imprese di pulizie, noleggio di veicoli, agenzie pubblicitarie, fotografe, video maker, studi di commercialisti e consulenti del lavoro. Inoltre, poco meno del 20% opera nel commercio, mentre poco oltre il 10% è attivo nell'Horeca (hotel, ristoranti e catering) e circa il 6% nell'industria. Stessa percentuale si riscontra nell'agricoltura.