Monica Pieraccini
Economia

Imu 2024, record a Grosseto: 6.828 euro per le prime case di lusso

La città toscana risulta la più cara d'Italia per questa categoria. Siena seconda in Italia per Imu sulle seconde case, con 1937 euro. Pagamento entro lunedì 17 giugno 2024.

Imu 2024, acconto da pagare entro il 17 giugno 2024

Imu 2024, acconto da pagare entro il 17 giugno 2024

Firenze, 14 giugno 2024 – Rimangono pochi giorni per saldare l'Imu. La scadenza, infatti, è fissata a lunedì 17 giugno 2024, un giorno in più rispetto al consueto 16 giugno che quest’anno cade di domenica. Come ogni anno, il servizio politiche economiche, fiscali e previdenziali della Uil ha presentato il rapporto annuale che evidenzia come, anche in Toscana, il peso dell'Imu sia significativo, soprattutto per alcune categorie di immobili. In particolare, per le abitazioni principali considerate di lusso, appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9, il costo medio dell'Imu per il 2024 è stimato in ben 2.531 euro.

Grosseto si distingue come la città più cara d'Italia per questa imposta, con un costo che si avvicina ai 6.828 euro, il che implica un acconto di circa 3.414 euro da versare entro la scadenza. Anche altre città toscane compaiono nella top ten: Massa si posiziona al nono posto con un costo Imu di 4.721 euro, mentre Siena è decima con un esborso di 4.338 euro.

Se si considera invece l'Imu sulle seconde case, la situazione non è meno onerosa. Siena si trova al secondo posto in Italia, subito dopo Roma, con un esborso annuo di oltre 1.937 euro. Livorno non è da meno, posizionandosi al quarto posto con 1.549 euro, seguita da Pisa al settimo posto con 1.480 euro e, infine, Firenze al nono posto con un Imu annua di 1.432 euro. La media nazionale si ferma invece a poco più di 1.021 euro.

Nelle regioni del Centro Italia, il costo medio dell’Imu per le seconde case si attesta a 1.144 euro, mentre in Toscana questo valore sale a 2.353 euro, ben al di sopra della media nazionale. Considerando il Pil pro capite della regione Toscana, che è pari a 35.074 euro, il rapporto tra l'Imu e il Pil si attesta al 7%. Questo valore indica che il carico fiscale dell'Imu è piuttosto elevato rispetto alla capacità economica pro capite della regione. “Un rapporto alto può suggerire che i residenti devono dedicare una parte significativa del loro reddito medio per pagare l'Imu, il che - si legge nel rapporto della Uil - potrebbe ridurre la loro capacità di spesa per altre necessità”.

Le aliquote Imu

Dall'analisi della Uil emerge che in 18 città italiane è in vigore la ex addizionale Tasi, che porta le aliquote oltre la soglia massima dell’Imu per le seconde abitazioni, fissata al 10,6 per mille. In Toscana, Siena applica un'aliquota dell'11,2 per mille, mentre Massa raggiunge l'11 per mille. A Firenze, l'aliquota è del 10,6 per mille, come ad Arezzo, Carrara, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato.