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Inflazione: le regioni più care in Italia sono Liguria, Umbria e Toscana. Stangate di oltre 1.700 euro

A Genova +8,2% rispetto a luglio 2022, a Perugia, +6,9% e a Firenze +6,5% contro una media annua dell'inflazione che rallenta al +5,9%

Inflazione: le regioni più care in Italia sono Liguria, Umbria e Toscana. Stangate di oltre 1.700 euro

Firenze, 16 agosto 2023 – I prezzi rallentano, ma non ovunque. Se l'inflazione media scende al +5,9% nel mese di luglio 2023, resta ancora alta nel centro Italia. In Liguria, la regione più cara d'Italia, l'indice dei prezzi al consumo è del +7,9% rispetto ad un anno fa, seguita dall'Umbria, con inflazione annua del +6,7%, e dalla Toscana, terza a livello nazionale per rincari, al +6,5%. Di conseguenza, anche i capoluoghi delle tre regioni registrano livelli più alti d'inflazione rispetto alla media nazionale. Genova è prima in Italia, con un +8,2% rispetto a luglio 2022, segue Perugia, al +6,9%, mentre Firenze è quinta, con un +6,5% di inflazione annua, dopo Messina (6,8%) e Palermo (6,7%).

Secondo l'Unione nazionale consumatori, questi rincari si tradurranno in una stangata di oltre 1.700 euro l'anno per i liguri, di quasi 1.600 euro per gli umbri e superiore ai 1.500 euro per i toscani. Nella classifica di Unc, tra le città - non capoluogo di regione - più care d'Italia risultano anche Grosseto, con un rincaro medio annuo a famiglia di 1.691 euro, Siena, con una stangata da 1.578 euro l'anno, e Lucca, con 1.533 euro.

L'inflazione, a livello generale, scende soprattutto per il calo dei prezzi dell’energia dei servizi relativi ai trasporti, ma il carrello della spesa è ancora troppo costoso. Restano a due cifre, infatti, gli aumenti dei prezzi degli alimentari, che registrano un +10,5% rispetto ad un anno fa.