
Un carrello della spesa (Ansa)
Firenze, 17 luglio 2023 – Decelera il tasso di inflazione, soprattutto per l'energia, il cui prezzo continua a calare, ma la Toscana si mantiene in testa – seconda regione in Italia – per rincari. Secondo i dati Istat sui prezzi al consumo di giugno 2023, l'inflazione su base annua in Italia è del +6,4%, dal +7,6% del mese precedente.
La Liguria è la regione dove l'inflazione si mantiene più alta - +8,2% - seguita dalla Toscana, al +7,2%, a pari merito con l'Umbria. Se si guarda a livello di capoluoghi di regione, province autonome e grandi comuni, Genova si piazza al primo posto in Italia, con +8,5% di inflazione annua, seguita a ruota da Firenze al +7,6%, e Perugia, che, insieme a Palermo, sono al +7,2%. Seue Livorno, al +7%.
Unc: “Per i fiorentini stangata da oltre 1.700 euro a famiglia”
Secondo le elaborazioni di Unc, l'Unione nazionale consumatori, per Firenze l'incremento dei prezzi al 7,6% rispetto ad un anno fa si traduce in una stangata da 1.772 euro a famiglia. Nella classifica delle città più care stilata dall'associazione dei consumatori, al terzo posto si piazza Grosseto che, pur avendo la stessa inflazione di Firenze, ha una spesa supplementare pari a 1.713 euro annui per una famiglia tipo. Siena (+7,5%) è al sesto posto, con una maggiore spesa a famiglia di 1.691 euro. A livello regionale, in Liguria la stangata sarà di 1.692 euro su base annua, seguita dall'Umbria, dove la crescita dei prezzi del 7,2% implica un'impennata del costo della vita pari a 1.626 euro. Terza la Toscana, al +7,2% e un rincaro annuo che sfiora i 1.600 euro.
Restano cari prodotti alimentari e trasporti
La frenata dell'inflazione è una buona notizia per i consumatori e per l'economia italiana, ma il dato come rileva anche l'Istat è nettamente influenzato dall'andamento dei beni energetici e, per alcuni settori come alimentari e trasporti, i listini continuano a mantenersi su livelli elevatissimi”, commenta il Codacons Toscana. Ad esempio gli alimentari a giugno sono ancora al +11% e, vista la piena stagione turistica, i prezzi dei biglietti aerei salgono in media, sottolinea l’associazione, del +23,5% su base annua, con punte del +28,9% per i voli nazionali, mentre su base mensile aumentano addirittura del +10,9%, con punte del +17,8% per le tratte nazionali. Tornano a crescere anche le tariffe dei traghetti, che registrano un aumento congiunturale del +6,1%.