MONICA PIERACCINI
MONICA PIERACCINI
Economia

Lavoro, il reddito di cittadinanza sparisce e la Toscana rafforza i Centri per l’impiego

Dal primo gennaio stop al sussidio: prevista un’impennata di persone che si rivolgeranno alle strutture regionali in cerca di aiuto. Il nuovo protocollo d’intesa prevede di aumentare i servizi digitali

Un ragazzo che cerca lavoro (Foto repertorio Ansa)

Firenze, 29 settembre 2023 – Chiusa la parentesi dei navigator, dal primo gennaio 2024 non ci sarà nemmeno più il reddito di cittadinanza, sostituito dall’assegno di inclusione. Dal primo settembre scorso, invece, chi ha tra i 18 e i 59 anni, e non ha diritto più a percepire il reddito di cittadinanza, può fare domanda per il supporto formazione e lavoro e seguire dunque un percorso di "professionalizzazione e di inserimento lavorativo" durante il quale, per 12 mesi, riceverà un contributo di 350 euro mensili. Di conseguenza, ci si attende un ulteriore incremento di persone che si rivolgeranno ai centri per l’impiego della Toscana. Ieri è stato siglato il protocollo di intesa tra Regione Toscana, Agenzia regionale toscana per l’impiego e Cgil, Cisl e Uil per l’attuazione del piano di potenziamento della rete regionale dei servizi per l’impiego e degli interventi di politiche attive. Dal 2018 ad oggi i dipendenti di Arti e centri per l’impiego sono passati da 400 a 900, con 100 persone in più nell’ultimo anno, ed entro il 2024 raggiungeranno i 1.068.

Sul territorio toscano ci sono 53 sedi dei centri per l’impiego, a cui si aggiungono, grazie al Pnrr, ha sottolineato l’assessora alla formazione e al lavoro Alessandra Nardini, "19 sportelli decentrati già aperti e otto previsti entro il 2025, al fine di raggiungere le zone interne, montane, distanti dal centro per l’impiego di riferimento o per decongestionare i centri con un afflusso importante. Vogliamo che continui ad aumentare il numero di cittadine, cittadini e imprese che si rivolgono ai nostri cpi e beneficiano gratuitamente dei servizi offerti". Il primo sportello decentrato ad essere stato aperto è quello di Pontremoli, mentre tra gli ultimi c’è quello di Montalcino, il terzo attivato in provincia di Siena dopo quelli di Sovicille e Gaiole in Chianti. Oltre, però, ad una maggiore presenza sul territorio, l’impegno preso nel protocollo di intesa è di rafforzare i servizi digitali per i cittadini.

L’obiettivo è quello di offrire la possibilità a chi cerca lavoro di sostenere colloqui online e, con l’attivazione della firma digitale, di poter siglare contratti di lavoro o documenti o i patti di servizio personalizzato, previsti per chi richiede il supporto formazione e lavoro, anche senza recarsi di persona al centro per l’impiego. Le offerte di lavoro, e soprattutto il calendario dei vari seminari, open day e recruitment day (oggi disponibili sul sito arti.toscana.it), organizzati nei cpi, saranno inoltre diffusi sempre di più sui social e non solo su Facebook, ma anche su quelli più utilizzati dai giovani, come possono essere Instagram o TikTok.

“Questa nuova intesa - ha commentato il governatore della Toscana Eugenio Giani dopo la firma del protocollo a Palazzo Strozzi Sacrati - dà prosecuzione al percorso avviato tre anni fa, al momento dell’insediamento di questa giunta, che ci ha consentito di rafforzare la nostra rete dei servizi per il lavoro e favorire l’incrocio tra domanda e offerta, per garantire occupazione e posti di lavoro qualificati".