Firenze, 3 novembre 2023 – C'è chi ancora non è riuscito a raggiungere la sua azienda e non sa in che condizioni troverà i locali e i macchinari.
Un aiuto per la Toscana: la raccolta fondi del gruppo Monrif
Ma c’è anche chi ha trovato tutto allagato e non sa come fare a riaprire l’attività. Il maltempo ha provocato danni ingentissimi alle imprese del territorio, a partire da quelle del commercio, che si trovano al piano terra.
Alluvione alla “Beste”, ore drammatiche
“Tutti i commercianti hanno subito danni - spiega Gianluca Spampani, presidente di Confcommercio Pistoia-Prato - soprattutto chi ha i negozi nel centro di Quarrata, Seano, Campi Bisenzio. In tanti non hanno ancora riaperto”.
“Speriamo davvero – prosegue – che lo stato di emergenza nazionale serva a qualcosa, soprattutto a sospendere le scadenze fiscali di fine anno o a sostenere le aziende con forme di aiuto come la cassa integrazione straordinaria”. “Rispetto invece ai contributi diretti per la ripartenza delle attività – sottolinea Spampani – non siamo fiduciosi, vista la recente esperienza dell'Emilia Romagna. Dobbiamo rimboccarci le maniche e iniziare a fare da soli”.
Non si escludono stop alla produzione
In queste ore si stanno ancora stimando i danni subiti dalle aziende nelle zone di Prato, Pistoia, nella parte nord di Firenze, nel pisano, nell’empolese e nel Mugello ed è presto per fare un bilancio. Alcune, però, fa presente il presidente di Confindustria Toscana, Maurizio Bigazzi, saranno costrette a fermi della produzione.
“Nelle nostre sedi territoriali sono già attive task force a supporto delle aziende che hanno riportato danni - dice il presidente - e seguiamo con apprensione le condizioni meteo delle prossime ore.Questi fenomeni, anche se eccezionali, ripropongono con drammaticità la fragilità del nostro territorio regionale”.
Cna: “Vicini alle piccole e medie imprese artigiane”
“Cna Toscana segue con grande attenzione gli sviluppi della forte ondata di maltempo che sta in queste ore coinvolgendo tutte le province della regione”, dice Luca Tonini, presidente dell'associazione di categoria. “Siamo vicini alle piccole e medie imprese artigiane che hanno riportato danni a causa della pioggia e del forte vento- prosegue Tonini -. Gli uffici dell’associazione e di tutte le sedi territoriali sono aperti a disposizione degli imprenditori per sostegno ed aiuto. Stiamo già lavorando per studiare rapide misure di sostegno per tutte le piccole e medie imprese che hanno subito danni ed allagamenti”.
“E ' una regione ferita. È questo lo stato della Toscana dopo il passaggio della tempesta Ciaran, ma è bene sottolineare che, in alcuni luoghi, come Campi Bisenzio, la situazione rimane di vera e propria emergenza. Adesso la parola d’ordine è soccorrere le popolazioni coinvolte cui esprimiamo tutta la nostra vicinanza, ma a breve se ne aggiungerà un’altra: la conta dei danni” – sottolinea Giacomo Cioni, presidente di Cna Firenze Metropolitana – Chiediamo fin da subito a Regione e Stato di attivarsi immediatamente per il loro risarcimento sia nei confronti dei cittadini che delle imprese, stanziando adeguati fondi e misure di sostegno”.
“Consigliamo ai soggetti coinvolti - prosegue Cioni – di scattare fotografie dello stato delle proprie abitazioni ed imprese, così da rappresentare al meglio la situazione nella sua complessità e poter fornire una prova documentale, quando necessaria, in fase di richiesta di contributi a indennizzo dei danni”. I 18 uffici, diffusi su tutto il territorio della Città Metropolitana di Firenze, sono a disposizione delle imprese, socie e non, per ogni informazione: [email protected].
Confartigianato: “Situazione drammatica in provincia di Firenze”
“La situazione è drammatica anche nella provincia di Firenze, soprattutto nella Piana Fiorentina, Sesto e Campi Bisenzio su tutti, e nel Valdarno: adesso dobbiamo mettere in salvo tutti, poi, per il bene del nostro territorio che ospita tante aziende, dovremo fare la conta dei danni e distribuire le risorse già stanziate”.
E' quanto afferma Alessandro Vittorio Sorani, presidente di Confartigianato Imprese Firenze. “Siamo riusciti a contattare larga parte dei nostri associati, che ci hanno riferito danni ingenti, e siamo preoccupati per quelli con cui non siamo riusciti a parlare visto che ci sono molte interruzioni. Il nostro territorio ha dimostrato grandi fragilità: questo ci impone di continuare a lavorare su prevenzione e manutenzione”.
“Di fronte a tutto questo, constatiamo una pronta reazione da parte delle istituzioni, a tutti i livelli: è la miglior risposta di fronte a danni così ingenti a persone e cose. Come Confartigianato Imprese Firenze siamo al lavoro per la ricognizione dei danni alla quale seguirà una fase due con gli indennizzi e i risarcimenti. I nostri uffici sono disponibili per ogni tipo di aiuto”, conclude Sorani. “Sono state purtroppo gravemente interessate dai nubifragi, oltre a Firenze, zone con importanti insediamenti artigianali e industriali della Toscana. La dichiarazione di stato di emergenza – commenta il presidente di Confartigianato Imprese Toscana, Giovanni Lamioni – è sicuramente un elemento positivo, che ci rassicura. Raccomandiamo a tutti di collaborare con comportamenti di prudenza e solidarietà verso chi si trova in difficoltà a causa delle conseguenze di un evento calamitoso così grave ed inaspettato”
Confagricoltura: “Quasi 6 miliardi di danni nel 2023 per eventi climatici eccezionali”
Anche secondo gli agricoltori è presto per fare un bilancio dei danni economici subiti dalle aziende toscane. Dalle prime indicazioni, però, sottolinea Confagricoltura, “risulta comunque già evidente che l’impatto è pesante e andrà ad aggiungersi alle conseguenze economiche negative, nell’ordine di 5-6 miliardi di euro, provocate quest’anno in Italia da ripetuti eventi climatici eccezionali. Dalla siccità, ai nubifragi, alla grandine oltre misura, fino alle fitopatie”. Le perdite spaziano dai cereali, agli ortofrutticoli, al vino.
“Purtroppo – dichiara Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana - si è verificato quello che gli agricoltori denunciano da tempo: il nostro territorio non è resiliente verso le emergenze del clima che sta cambiando rapidamente. Un fenomeno che ha portato oltre 200 litri d'acqua per metro quadro nelle nostre zone era fino a qualche anno fa inimmaginabile: in poche ore è caduto circa un quarto delle precipitazioni annue medie della nostra area”.
Cambiamenti tanto rapidi nel clima impongono, per Confagricoltura, un cambiamento altrettanto rapido da parte delle politiche del territorio. “E' necessario cambiare le regole di ingaggio all'interno dei consorzi di bonifica, dando più rappresentanza gli agricoltori che conoscono meglio dei politici, presidiandolo, il territorio e quindi le vere priorità. Fondamentale inoltre è dare maggiore peso, in ambito regionale, all'assessorato all'Agricoltura anche in materia di scelte ambientali essendo la maggior parte dell'ambiente toscano agricolo e boscato”, conclude Neri.