
I dipendenti di Sebia Italia
Firenze, 25 marzo 2025 - In Toscana le aziende che si distinguono non sono solo quelle con risultati economici brillanti, ma soprattutto quelle che vedono i dipendenti come una risorsa fondamentale, non un costo. Le aziende premiate dall’edizione 2025 di "Great Place to Work Italia" dimostrano che il rispetto, l'ascolto, stipendi adeguati, la possibilità di assentarsi quando necessario, il supporto alle famiglie e un senso di inclusione sono gli elementi chiave per creare un ambiente di lavoro eccellente. Eli Lilly, Var Group, Vianova e Sebia Italia sono esempi di come il benessere dei dipendenti possa essere una leva strategica per il successo.
Eli Lilly, innovazione e inclusione per il benessere dei dipendenti
Quarta in classifica tra le aziende con oltre mille dipendenti, Eli Lilly si conferma un’eccellenza in termini di sicurezza e inclusione. Il 95% dei dipendenti intervistati la considera un luogo di lavoro fisicamente sicuro, mentre altrettanti ritengono che le persone siano trattate in modo imparziale, indipendentemente dall’origine etnica. Il 90% dei lavoratori si dichiara orgoglioso di far parte dell’azienda.
“Dietro le medicine ci sono le persone. Per questo ci impegniamo ad avere un’organizzazione inclusiva, dove i nostri colleghi si sentano sicuri e liberi di esprimere il loro pieno potenziale” spiega Manuela Schumann, direttore risorse umane Eli Lilly Italia. L'azienda, con oltre 1.600 addetti nel polo produttivo di Sesto Fiorentino, continua a investire nella ricerca e nell’innovazione con l’obiettivo di migliorare la vita delle persone in tutto il mondo.
Var Group, crescita e work-life balance
Al nono posto tra le aziende con più di mille dipendenti, Var Group si distingue per la sicurezza sul lavoro (93%) e per le politiche di welfare aziendale. L’86% dei dipendenti afferma di poter assentarsi quando necessario, mentre l’85% ritiene che l’azienda tratti in modo imparziale i lavoratori indipendentemente dal sesso.
La formazione continua, i piani di crescita professionale e le iniziative per il bilanciamento tra vita privata e lavorativa sono alcuni degli strumenti adottati da Var Group per valorizzare il proprio team. “Ascoltare, comunicare e condividere sono i nostri principi guida. Per affrontare le sfide del mondo digitale, creiamo un ambiente di lavoro che stimoli autonomia e responsabilità”, sottolineano dall’azienda, leader nei servizi digitali con sedi in 13 Paesi e un fatturato di oltre 800 milioni di euro.
Vianova, il valore delle persone al centro
Terza tra le aziende con 150-499 dipendenti, Vianova è una realtà in cui i lavoratori si sentono valorizzati e supportati. Il 99% degli intervistati dichiara che le persone vengono trattate in modo equo indipendentemente dall’orientamento sessuale, mentre il 98% conferma che i neoassunti vengono accolti con calore. Inoltre, il 96% riconosce che i responsabili mostrano un interesse sincero per i dipendenti, non solo a livello professionale ma anche personale.
Tutte le persone in Vianova hanno un contratto a tempo indeterminato e benefit aziendali come buoni pasto, connessione internet gratuita e strumenti di lavoro ergonomici per lo smart working. “Crediamo nella formazione e nel benessere dei nostri colleghi: finanziamo master e corsi di specializzazione e incentiviamo la crescita professionale con una piattaforma e-learning”, spiegano dall’azienda.
Sebia Italia, inclusione e cultura aziendale innovativa
Sebia Italia, con sede a Firenze, si posiziona al 15esimo posto tra le aziende con 50-149 dipendenti. Il 98% dei lavoratori dichiara che l’azienda garantisce equità indipendentemente dall’origine etnica, il 97% afferma che non ci sono discriminazioni di genere o di orientamento sessuale, mentre il 95% sottolinea il clima accogliente per i nuovi assunti.
L’azienda, specializzata in strumenti diagnostici, si distingue per una cultura aziendale dinamica e orientata alla crescita. “Non crediamo nella burocrazia e nel controllo, ma nella fiducia e nella responsabilità. Vogliamo persone motivate, che condividano i nostri valori e che siano parte attiva del cambiamento”, spiegano da Sebia.