Firenze, 29 novembre 2024 - Dopo scioperi e presidi davanti ai negozi Montblanc, l'ultimo il 26 ottobre 2024, prosegue la mobilitazione dei Sudd Cobas contro “il sistema sbagliato dalle fondamenta, dove le multinazionali e i fondi finanziari impongono alle aziende che lavorano conto terzi delle tariffe insostenibili a garantire ai lavoratori i diritti nelle loro filiere”. Nella serata del 29 novembre il sindacato ha organizzato un presidio sotto la sede della Regione Toscana, durante il quale è stato proiettato il documentario di Al Jazeera “Inside Italy’s Designer Sweatshops”, che denuncia presunte condizioni di sfruttamento nei laboratori della moda.
“Caso emblematico”, secondo i Sudd Cobas, è proprio quello di Montblanc che, secondo quanto hanno ribadito più volte i sindacalisti, ha deciso di interrompere la collaborazione con la Z Production di Campi Bisenzio nel momento in cui i lavoratori si sono sindacalizzati. Accuse, però, che Montblanc respinge con fermezza definendole “false e infondate”. “Il resoconto presentato - si legge in una nota dell'azienda - non corrisponde alla realtà dei fatti. La decisione di terminare la collaborazione con Z Production nel 2023 non è in alcun modo legata alla sindacalizzazione dei lavoratori, ma è diretta conseguenza di audit e ispezioni a sorpresa che hanno evidenziato gravi criticità. Montblanc opera nel pieno rispetto delle leggi e del proprio codice etico, rigorosamente applicato a tutti i fornitori”. “Tale codice - prosegue la nota - prevede anche il monitoraggio delle pratiche dei fornitori di secondo livello, anch'essi soggetti a ispezioni da parte di Montblanc, anche tramite società terze specializzate. Qualora, a seguito di ispezioni, dovessero emergere inadempienze e prove fondate, è prassi consolidata interrompere i rapporti a favore di aziende che operano correttamente".
“L'affermazione riguardante il trasferimento della produzione a piccole aziende non sindacalizzate è altrettanto infondata. Montblanc - sottolineano dall'azienda - seleziona i propri partner sulla base di criteri rigorosi che includono il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle normative vigenti”.
“Montblanc - conclude la nota - si riserva il diritto di agire nelle sedi opportune contro le dichiarazioni diffamatorie rilasciate da Sudd Cobas che ledono l'immagine e la reputazione di Montblanc”.
Il sindacato autonomo ha annunciato intanto che, contro le aziende “apri-e-chiudi” della moda presenterà un esposto in procura e metterà in campo un’altra manifestazione, a Prato, con un corteo che nel pomeriggio di domenica primo dicembre, giorno dell’undicesimo anniversario della morte di sette operai cinesi nel rogo della confezione Teresa Moda, partirà da via Galvani.