MONICA PIERACCINI
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Economia

Modello Red 2024: tutto quello che c’è da sapere sulla dichiarazione dei redditi per i pensionati

Presentazione entro il 28 febbraio 2025. Sono tenuti a presentare il modello Red, tra gli altri, i percettori delle pensioni superstiti, che in Toscana, al 2024, sono oltre 15mila, per un importo medio mensile di 890 euro

Modello Red da presentare entro il 28 febbraio 2025

Modello Red da presentare entro il 28 febbraio 2025

Firenze, 14 febbraio 2025 – Entro il 28 febbraio 2025, i pensionati che ricevono prestazioni assistenziali aggiuntive dall’Inps, come l’integrazione al minimo, sono tenuti a presentare il Modello Red 2024 relativo ai redditi percepiti nel 2023. E’ possibile farlo anche attraverso il modello precompilato, documento che contiene già alcuni dati forniti dall’Inps e che deve essere semplicemente validato dall’utente. Sono tenuti a presentare il modello Red, tra gli altri, i percettori delle pensioni superstiti, che in Toscana, al 2024, sono oltre 15mila, per un importo medio mensile di 890 euro.

Cos’è il Modello Red e chi deve presentarlo?

Il Modello Red è una dichiarazione che i pensionati devono trasmettere annualmente all’Inps per certificare il proprio reddito, essenziale per il calcolo di prestazioni variabili come la pensione di reversibilità o l’integrazione al minimo. A seconda della tipologia di prestazione, può essere necessario includere anche i redditi del coniuge o dei componenti del nucleo familiare.

La dichiarazione è obbligatoria per i pensionati che:

  • Hanno avuto variazioni reddituali rispetto agli anni precedenti
  • Percepiscono prestazioni collegate al reddito ma non comunicano integralmente all’Agenzia delle entrate tutti i redditi rilevanti, come gli interessi bancari o i proventi di titoli di Stato
  • Non presentano la dichiarazione dei redditi ma possiedono altri redditi oltre a quello da pensione (per esempio l’assegno unico universale).

Chi è esonerato dalla presentazione del Red?

Non devono trasmettere il modello Red i pensionati che presentano ogni anno la dichiarazione dei redditi, in quanto l’Inps acquisisce automaticamente i dati reddituali necessari dall’Agenzia delle Entrate.

Come sapere se si deve presentare il Red?

L’Inps avvisa gli interessati tramite lettere cartacee, email, Sms o notifiche sulle app Io e MyInps. Per verificare la propria posizione, è possibile accedere al portale Inps e controllare le comunicazioni disponibili nel profilo personale MyInps.

Quali redditi devono essere dichiarati?

Nel Red vanno inseriti tutti i redditi percepiti nel corso del 2023, con particolare attenzione a quelli che non compaiono nel 730 o nel Modello Redditi, come i proventi soggetti a imposta sostitutiva. Inoltre, chi riceve prestazioni pensionistiche legate al reddito e non è obbligato a presentare la dichiarazione fiscale, deve comunque comunicare tali importi all’Inps tramite il Red.

Red per invalidi civili

I titolari di indennità per invalidi civili, pensione sociale, assegno sociale o assegno sociale sostitutivo devono confermare ogni anno la sussistenza dei requisiti per continuare a ricevere la prestazione. La mancata presentazione del modello Red o del modello Invciv comporta la sospensione del pagamento della pensione.

Scadenze e modalità di presentazione

Il termine ultimo per la presentazione del Modello Red 2024 è fissato al 28 febbraio 2025. Entro questa data è anche possibile sanare eventuali omissioni relative al Red 2023 senza incorrere nella sospensione della pensione.

Il modello può essere presentato attraverso:

  • Il sito web Inps, accedendo con Spid, Cie o Cns
  • Gli uffici territoriali dell’Inps
  • I Caf e i professionisti abilitati
  • Il Red precompilato

L’Inps ha introdotto il modello Red precompilato, una soluzione simile a quella già adottata per il 730 precompilato. Gli utenti possono accedere all’area dedicata sul sito Inps e verificare se il modello è stato predisposto per loro. Dopo aver confermato o modificato i dati, il Red può essere inviato direttamente online.

Tuttavia, l’utilizzo del modello precompilato richiede una certa familiarità con gli strumenti digitali, per cui in caso di dubbi è consigliabile rivolgersi ad un Caf o ad un consulente fiscale.