Roma, 13 dicembre 2022 – I pensionati titolari di prestazioni legate al reddito hanno l'obbligo di presentare il modello Red, con il quale vengono comunicati i propri redditi e, se previsto dalla normativa, anche del coniuge e dei componenti del nucleo familiare. Dal 2015 l'Inps non invia più comunicazioni a casa per ricordare di presentare le dichiarazioni reddituali. I modelli Red 2022 (relativi al 2021), ma anche quelli già sollecitati per il 2021 (relativi all'anno 2020) vanno presentati entro il 28 febbraio 2023. Ecco cosa c'è da sapere.
La video guida
L'Inps ha avviato la campagna di sollecito per i circa 800mila pensionati che ancora non hanno comunicato i redditi 2020. L'istituto di previdenza mette a loro disposizione una video-guida personalizzata e interattiva fino al 28 febbraio 2023, termine ultimo per l’invio della dichiarazione reddituale. Per accedere, occorre collegarsi al sito www.inps.it, nell'area My Inps, con link di accesso all’interno dell'avviso segnalato via sms o e-mail a tutti gli utenti che hanno comunicato all’istituto i propri contatti, oppure è possibile utilizzare l’app Inps mobile, previa autenticazione alla sezione 'Notifiche', oppure ancora l'app Io, previo accreditamento dalla notifica inviata all’utente con il link di accesso alla video-guida, o tramite la lettera di sollecito Red, con QR code e link per la consultazione della video-guida personalizzata.
Il servizio consentirà a tutti gli utenti raggiunti di conoscere la scadenza e le diverse possibilità di trasmissione della Red 2020, le conseguenze della mancata comunicazione, le modalità di invio per coloro che sono espatriati prima e dopo il 2020 e la possibilità di verificare – tramite il consulente digitale delle pensioni – l’eventuale diritto ad ulteriori prestazioni.
Chi deve presentare il Red
Devono obbligatoriamente rendere la dichiarazione reddituale all'Inps i pensionati che negli anni precedenti a quello oggetto di verifica non hanno avuto altri redditi oltre a quello da pensione (propri e, se previsto, dei familiari) se la situazione reddituale è variata rispetto a quella dichiarata l'anno precedente; i titolari di prestazioni collegate al reddito che non comunicano integralmente all'amministrazione finanziaria tutti i redditi influenti sulle prestazioni, perché non devono essere comunicati all'Agenzia delle Entrate con la dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi PF). Per esempio il lavoro dipendente prestato all'estero, gli interessi bancari, postali, dei Bot, dei Cct e di altri titoli di Stato o i proventi di quote di investimento, soggetti a ritenuta d'acconto alla fonte a titolo d'imposta o sostitutiva dell'Irpef.
Devono presentare il modello anche coloro che sono esonerati dall'obbligo di presentazione all'Agenzia delle Entrate della dichiarazione dei redditi e che sono in possesso di redditi ulteriori a quelli da pensione - per esempio coloro che hanno un reddito da pensione e un reddito da abitazione principale – e i titolari di alcune tipologie di redditi rilevanti ai fini previdenziali e che si dichiarano in maniera diversa ai fini fiscali all'Agenzia delle Entrate (modelli 730 o Redditi PF), come per esempio, i redditi derivanti da collaborazione coordinata e continuativa o assimilati e lavoro autonomo, anche occasionale.
Chi non ha l'obbligo di presentare il Red
Non devono presentare all'Inps la dichiarazione reddituale i pensionati residenti in Italia beneficiari delle prestazioni collegate al reddito che abbiano già dichiarato all'Agenzia delle Entrate (tramite modello 730 o Redditi PF) integralmente tutti i redditi propri, e se previsto dei familiari, che sono rilevanti ai fini delle prestazioni collegate al reddito. In questi casi l'Inps acquisirà le informazioni reddituali direttamente dall'Agenzia delle Entrate o da altre banche dati delle pubbliche amministrazioni.