MONICA PIERACCINI
Economia

Mutui, nuovo rialzo dei tassi: gli aumenti sfiorano i 300 euro

Rate in discesa solo dal 2024. Il 97% dei nuovi mutui è a tasso fisso

Firenze, 27 luglio 2023 – Il nuovo rialzo dei tassi deciso dalla Bce potrebbe portare ad un'ulteriore stangata da 286 euro per le famiglie. A dirlo una simulazione, effettuata su uno dei mutui a tasso variabile più diffusi, realizzata da Facile.it e Mutui.it. Una situazione sempre più insostenibile per chi ha acquistato la casa grazie da un finanziamento a tasso variabile puro e che ancora non è arrivato buon punto del suo piano di rimborso. Il rialzo dei tassi di interesse ha infatti un maggior impatto sui mutui di recente sottoscrizione, in quanto il capitale da restituire è ancora alto. Al contrario, più si è verso la fine del piano di rimborso, meno interessi si dovranno pagare e anche l'aumento dei tassi sarà, in termini di aumento rata, meno significativo.

Di quanto aumenterà la rata

Facile.it ha analizzato un finanziamento a tasso variabile da 126mila euro, di durata 25 anni, e sottoscritto a gennaio 2022. Il tasso di partenza era pari a 0,67 per cento, che corrisponde ad una rata mensile di 456 euro. Dopo un anno e mezzo e otto rialzi dei tassi della Bce, la situazione è invece la seguente: il Tan è al 4,80 per cento e, con l'ulteriore rialzo – il nono - dello 0,25 per cento che scatterà dal 2 agosto, la rata mensile del finanziamento preso in esame potrebbe arrivare a 742 euro, con un aggravio di 286 euro rispetto a quella iniziale, pari ad un incremento del 63 per cento.

Rate in discesa, da quando

Quando le rate diventeranno più leggere? Non prima del 2024. «È improbabile - afferma infatti Nicoletta Papucci, direttore marketing di Mutuionline.it - che si inizino ad abbassare i tassi di interesse prima del 2024». In ogni caso, «bisognerà vedere i dati a settembre 2023 di inflazione core e complessiva e del mercato del lavoro, oltre a valutare i rischi geopolitici. È possibile che nell'ultima parte dell'anno si decida di ridurre la frequenza degli aumenti, ma il consiglio direttivo della Bce sembra determinato a riportare il prima possibile l'inflazione al 2 per cento».

Come sta cambiando il mercato dei mutui

Il rialzo dei tassi di interesse ha un impatto anche sulle richieste di nuovi mutui. Secondo l'ultimo report di Crif - Mutuisupermarket.it, il 97 per cento delle domande di nuovi finanziamenti è a tasso fisso. Inoltre, coloro che hanno intenzione di acquistare una casa, stanno rinviando a tempi migliori, con effetti sulla domanda di mutui che scende di oltre il 22 per cento nel primo semestre 2023. La rapida ascesa dei tassi variabili e il conseguente caro rata per i sottoscrittori di un mutuo a tasso variabile - spiega Crif - riaccendono invece il forte interesse per i mutui surroga per passare dal variabile al tasso fisso. ”Mutui - prosegue – che arrivano a spiegare nel secondo trimestre 2023 il 24 per cento delle erogazioni di nuovi mutui sul canale online”.