Un’altra giornata di rabbia per i lavoratori della Beko di Siena. Dopo il tavolo ministeriale di lunedì, che ha confermato la chiusura della produzione a fine anno con i due anni successivi di ammortizzatori sociali, ieri gli operai hanno scioperato e si sono riuniti in assemblea. Prima una delegazione è stata ricevuta dal Senato accademico dell’Università degli studi, che "esprime il proprio sostegno – ha detto il rettore Roberto Di Pietra – e auspica che si possa pervenire a una soluzione, anche attraverso la realizzazione di un unico tavolo". Sul piatto anche la possibilità di mettere le competenze dell’ateneo a servizio dei progetti di reindustrializzazione, valutando inoltre la possibilità di sostenere il percorso di studi dei figli di lavoratori.
A tenere banco ancora la delusione per l’esito del tavolo romano. "Il ministro Urso aveva detto di stare tranquilli, perché aveva attivato il Golden power. Ma la sottosegretaria Bergamotto ha detto che Siena dovrà accontentarsi della cassa integrazione e che il Golden power non è applicabile – ha detto Daniela Miniero, segretaria della Fiom Cgil di Siena –. Un fatto che merita un’interrogazione parlamentare. Chiameremo a rispondere anche il sindaco Fabio: deve comunicare con il Governo". Ad annunciare un passo nella direzione invocata da Miniero è Carlo Calenda, segretario di Azione: "Si è capito che Urso ha mentito sul Golden power. Lo interrogherò al question time".
Rabbia anche da parte del segretario della Uilm di Siena, Massimo Martini, che lunedì ha lasciato il tavolo per manifestare dissenso: "Lanciamo un Sos, abbiamo bisogno di un sostegno forte". Il prossimo tavolo sarà il 24 febbraio.
"Siamo di fronte ad aziende che quando non sono più attratte dal territorio vanno via – ha detto il segretario Fim Cisl di Siena Giuseppe Cesarano –. È un problema da affrontare compatti". Il sindaco Nicoletta Fabio dal canto suo ha ricordato che "è evidente che Beko non rimarrà a Siena, dobbiamo trovare altri soggetti". Necessario, quindi, iniziare subito a lavorare sul ‘dopo Beko’ e in questa direzione va la proposta per l’acquisizione del terreno, primo passo per favorire la reindustrializzazione, per il Comune.
Eleonora Rosi