Firenze, 28 settembre 2024 – Dal 2025 entrerà in vigore l’Imu semplificata, introdotta con un decreto del ministero dell’Economia pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 settembre 2024. La novità coinvolge anche i 273 Comuni toscani, che dovranno applicare le aliquote secondo 128 fattispecie. Le fattispecie sono le diverse tipologie di immobili sulle quali i comuni possono applicare differenti aliquote dell’imposta. Nel corso degli anni, dall’introduzione dell’Imu a oggi, queste tipologie erano proliferate ad oltre 250mila e di conseguenza anche le aliquote previste.
Cosa cambia per i Comuni
Dal 1 gennaio 2025 le amministrazioni comunali dovranno invece adeguarsi alle nuove regole, accorpando molte delle aliquote esistenti e semplificando il calcolo dell’imposta. I Comuni dovranno inserire le nuove aliquote su una piattaforma apposita, accessibile tramite il Portale del federalismo fiscale, e pubblicare le relative delibere. In caso di mancato adeguamento, verrà applicata un’aliquota standard, con una perdita stimata a livello nazionale di circa 4,2 miliardi di euro di gettito fiscale complessivo.
Cosa cambia per i cittadini
L’Imu semplificata consentirà ai contribuenti di usufruire di strumenti digitali avanzati per il pagamento, come una piattaforma unica e avvisi che ricordano scadenze e importi da versare. Inoltre, sarà più facile comprendere per i cittadini come viene calcolata l’Imu, quanto devono pagare e in quali casi è prevista l’esenzione.
Quali sono le 128 fattispecie
Le fattispecie immobiliari – ossia le diverse categorie di immobili – sono contenute nell'allegato A del decreto del 6 settembre 2024. Ogni Comune potrà applicare aliquote Imu solo su queste categorie predefinite. Qui l’elenco completo. Tra le principali fattispecie immobiliari si trovano:
- Abitazione principale
- Abitazione principale con pertinenze
- Seconda casa
- Immobile di lusso (categorie A/1, A/8, A/9)
- Abitazione in comodato d’uso
- Abitazione locata (a canone concordato o libero)
- Abitazione occupata senza titolo
- Immobile inagibile o inabitabile
- Immobili storici, artistici o vincolati
- Fabbricati rurali e immobili destinati ad attività agricole
- Immobili destinati ad attività industriali, sportive o di servizio pubblico
- Immobili destinati ad attività culturali, sociali o sanitarie
Imu 2024, quanto pagano i toscani
Entro il 16 dicembre 2024 i contribuenti saranno tenuti a versare il saldo Imu. Secondo la consueta indagine della Uil risulta che i toscani andranno a. pagare di media quest’anno 2.313 euro.
Per le abitazioni principali di lusso è Grosseto il comune capoluogo dove in in Italia si paga di più di Imposta municipale unica: oltre 6.800 euro. Nella top ten delle città più care si trovano però altre due toscane: Massa, al nono posto, con più di 4.700 euro di Imu per la prima casa di lusso, rientrante cioè nelle categorie catastali A1, A8 e A9, e Siena, al decimo posto, dove l’Imu supera i 4.300 euro l’anno.
Per quanto riguarda invece l’Imu sulle seconde case, Siena è la seconda città capoluogo più cara d’Italia, dopo Roma, con oltre 1.900 euro di Imu. Seguono Livorno, al quarto posto, con circa 1.500 euro l’anno, Pisa, settima, con 1.480 euro, e Firenze nona, con 1.432 euro l’anno. La media nazionale si attesta invece sui 1.000 euro.