MONICA PIERACCINI
MONICA PIERACCINI
Economia

Quando torna l'ora solare: il 29 ottobre lancette indietro di un'ora

Fino al 31 marzo 2024 l'orario sarà quello ‘naturale’ stabilito dal movimento apparente del sole. Intanto, c'è chi ha presentato una petizione per mantenere l'ora legale tutto l'anno

Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre torna l'ora solare

Firenze, 23 ottobre 2023 – Le giornate si accorciano e a breve ancora di più. Stiamo infatti per abbandonare l'ora legale: domenica 29 ottobre 2023 si dovranno spostare le lancette dell'orologio un'ora indietro e tornare all'ora solare. Il cambio dovrà essere fatto alle 3 del mattino quando si dovranno spostare le lancette dell'orologio alle 2, anche se gran parte degli orologi digitali, come quelli di computer e smartphone, procederanno automaticamente al cambio.  Come ogni anno, perciò, con l’arrivederci all’ora solare si dormirà un'ora in più.

L'ora solare, ovvero l'orario stabilito dal movimento apparente del Sole nel cielo che coincide con il fuso orario di riferimento di ciascun Paese, sarà in vigore fino a domenica 31 marzo, quando alle 2 di notte le lancette dovranno essere spostate 60 minuti in avanti per tornare di nuovo all'ora legale.

Chi ha inventato l'ora legale

Già nel Settecento si comincia a parlare di ora legale. Si ipotizza che sia stato Benjamin Franklin, l'inventore del parafulmine, il primo a capire che, adattando l'orario ai cambiamenti di luce, si sarebbe potuto risparmiare energia destinata all'illuminazione. In Italia l'ora legale è stata introdotta per la prima volta nel 1916, durante la prima guerra mondiale, poi definitivamente solo dal 1966. Dal 2001 l'Unione europea ha stabilito che in ciascuno dei Paesi membri l'ora legale ha inizio alle 1 del mattino dell'ultima domenica di marzo e termina alle 1 del mattino dell'ultima domenica di ottobre, che per il 2023 cade appunto il 29 ottobre. L'orario è quello preso al meridiano di Greenwich, quindi in Italia è un'ora più tardi e il cambio avviene dalle 2 alle 3, mentre si torna all'ora solare portando indietro le lancette dalle 3 alle 2. L'ora legale non si usa ovunque nel mondo. Oltre all'Europa, la utilizzano gran parte del Nord America, mentre nel Sud America è applicata solo in alcuni Paesi, come Cile, Paraguay e Uruguay. La maggior parte degli Stati in Africa e Asia non la utilizzano.

Perché l'ora legale non è stata abolita

Nel 2018 la Commissione europea ha fatto un sondaggio tra i cittadini europei chiedendo se erano d'accordo di abolire l'ora legale. L'84 per cento, circa 4,6 milioni di persone, si è pronunciato per eliminarla. Questo essenzialmente perché chi abita in Nord Europa con l'ora legale non vede allungarsi le giornate e quindi di fatto non ha alcun beneficio, al contrario ad esempio dell’Italia e degli altri paesi del Sud Europa. A seguito del sondaggio, nel 2019 il Parlamento europeo ha deciso per l'abolizione dell'ora legale dopo il 2021. Essendoci però stata la pandemia nel mezzo, la questione è diventata secondaria e rinviata. Al momento, in Italia, visto l'aumento esponenziale dei costi dell'energia, non è prevista l'abolizione dell'ora legale, che comunque contribuisce a far risparmiare sui consumi energetici, oltre che a ridurre l'inquinamento ambientale. Anzi, c'è chi chiede di mantenerla tutto l'anno. A questo proposito Sima, la Società italiana di medicina ambientale, insieme a Consumerismo No Profit, hanno promosso una petizione online per mantenere l'ora legale 12 mesi su 12 che ha raccolto quasi 330mila firme.

Quanto si risparmia con l'ora legale in Italia

Secondo le stime di Sima e Consumerismo, “il passaggio permanente all’ora legale consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio”. Il risparmio energetico derivante dall’adozione permanente dell’ora legale "consentirà tra l’altro - si legge nella petizione - di tagliare le emissioni climalteranti per un totale di 200.000 tonnellate di CO2 all’anno, con conseguenze positive sulla salute umana oltre che risparmi economici dovuti alla riduzione della combustione di fonti fossili per illuminazione e riscaldamento”. Prima dell’impennata dei prezzi del gas, fanno presente Sima e Consumerismo, Terna ha quantificato in 420 milioni di kilowattora l’energia elettrica risparmiata nei 7 mesi del 2022 in cui è in vigore l’ora legale, con un minor consumo di elettricità in 15 anni pari in Italia a 10 miliardi di kilowattora, per un totale di 1,8 miliardi di euro risparmiati grazie all’ora legale.