Firenze, 13 luglio 2024 - Gli impieghi vivi alle imprese toscane, ad aprile 2024, sono stati pari a 43 miliardi di euro, con una diminuzione del 5% rispetto all'anno precedente, equivalente a 2,2 miliardi di euro in meno. Un andamento riflette quello nazionale, che nel periodo da aprile 2023 ad aprile 2024 ha segnato una flessione media leggermente inferiore, del 4,7%. I dati emergono dall'elaborazione dell'ufficio studi della Cgia.
Secondo l'Associazione artigiani e piccole imprese di Mestre, «il calo dei prestiti bancari dell’ultimo anno è sicuramente condizionato dalla diminuzione della domanda di credito da parte delle imprese, dall’elevato costo del denaro e dalla diminuzione degli investimenti in macchinari, dovuta all’attesa delle agevolazioni previste dalla nuova transizione 5.0». Tuttavia, questo trend, aggiunge la Cgia, «rischia di alimentare indirettamente un fenomeno molto preoccupante che ormai non riguarda solo le regioni del Sud, ma anche quelle del Nord: vale a dire la presenza sempre più diffusa nell’economia reale delle organizzazioni criminali». Le quali rappresentano gli unici soggetti che, in questi momenti particolari, dispongono della liquidità necessaria per “aiutare” chi si trova in difficoltà economico-finanziaria, soprattutto nei settori ad alta intensità di contante (ristorazione, intrattenimento e sale giochi), in quelli che richiedono il controllo del territorio (edilizia) e nei comparti meno innovativi, che non richiedono competenze specialistiche.
La Cgia cita anche uno studio realizzato da Bankitalia nel 2021, secondo il quale la penetrazione territoriale di “Mafia spa” non riguarda solo il Sud, ma anche l'Italia centrale. Tra le province a rischio ci sono Pistoia, Prato, Firenze, Livorno e Arezzo. E proprio Pistoia e Prato hanno registrato i cali più alti degli impieghi alle imprese, rientrando tra le prime venti province italiane in cui la flessione è stata più alta. In dettaglio, Pistoia è al 14esimo posto, con un calo degli impieghi quasi doppio rispetto alla media nazionale: -8,8%, pari a quasi 299 milioni di euro in meno tra aprile 2023 e aprile 2024, con i prestiti scesi complessivamente a meno di 3,1 miliardi di euro. Prato è al 15esimo posto in Italia, con circa 3,5 miliardi di euro di impieghi, oltre 334 milioni in meno rispetto a dodici mesi fa e un calo dell'8,7%.
Cali superiori alla media nazionale si registrano anche a Massa Carrara (-7,2%, con quasi 120 milioni di euro in meno, portando il totale a 1,5 miliardi), Siena (-6,4%, 218,4 milioni in meno nell'ultimo anno, per un totale di quasi 3,2 miliardi), Livorno (-5,9%, con 179,2 milioni in meno e un totale di 2,8 miliardi), Pisa (-5,6%, con 239,8 milioni in meno, per un totale di poco più di 4 miliardi) e Arezzo (-4,8%, con 225,7 milioni in meno rispetto ad aprile 2023 e un totale di 4,4 miliardi).
I cali più contenuti si registrano nelle province di Grosseto (-3,6%, con 87,4 milioni in meno e un totale di 2,3 miliardi), Firenze (-3,4%, con 476,8 milioni in meno e un totale di quasi 13,5 miliardi) e Lucca (-1,6%, con 77,4 milioni in meno, portando il totale a 4,7 miliardi).