Firenze, 20 febbraio 2024 - Sulle autostrade i prezzi della benzina e del gasolio self sono tornati a superare 1,9 euro al litro. Secondo gli ultimi dati che arrivano dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, al 20 febbraio il costo medio della verde self è di 1,955 e del gasolio 1,932 euro al litro. A ottobre 2023 benzina e gasolio superavano di poco i 2 euro e dunque non sono così lontani a raggiungere quella cifra. Nei distributori toscani il prezzo medio risulta al self 1,842 per il gasolio e 1,866 per la benzina. Ma, ovviamente, ci sono impianti che applicano prezzi più alti.
Consultando l'osservaprezzi del ministero, a Firenze il record è in piazza Pier Vettori, dove al distributore Eni la verde self supera gli 1,9 euro al litro, mentre in modalità servito alla Esso di piazza Donatello si pagano 2,1 euro il litro. Quest'ultimo è il prezzo della benzina sull'isola del Giglio, dove non c' è differenza tra servito e fai da te. Anche ad Arezzo il costo della verde self ha superato gli 1,9 euro e i 2 euro il servito (per esempio alla Shell di via Anconetana). Servito sopra i 2 euro anche a Pisa, dove invece la benzina self più cara si mantiene comunque sotto gli 1,9 euro (è 1,879 all'Ip di via Conte Fazio). Sulle stesse cifre si aggirano i prezzi massimi della self a Lucca.
I prezzi della benzina hanno invertito la rotta e iniziato ad aumentare ormai da un mese. «In appena una settimana - afferma Massimiliano Dona, presidente di Unc, l'Unione nazionale consumatori - la benzina sale dell'1,3%, il gasolio dell'1,72% con un pieno da 50 litri che costa, rispettivamente, 1 euro e 20 centesimi e 1 euro e 55 centesimi in più». «Ma quello che preoccupa - aggiunge - è che in appena un mese, ossia dalla rilevazione del 15 gennaio, non solo sia la benzina che il gasolio hanno sfondato la soglia di 1,8 euro al litro, ma un litro di benzina self è aumentato di oltre 9 centesimi, +5,4%, pari a 4 euro e 75 centesimi per un pieno di 50 litri, mentre per il gasolio il rincaro è di quasi 11 centesimi al litro, +6,3%, pari a 5 euro e 40 centesimi a rifornimento».
«Un pieno di benzina costa quasi 5 euro in più rispetto a inizio anno, mentre per il diesel si spendono 5,5 euro in più», sottolinea il presidente del Codacons Carlo Rienzi. «Se i prezzi dei carburanti dovessero rimanere a questi livelli, si tratterebbe di una stangata annua da circa 3,9 miliardi a carico delle famiglie italiane solo a titolo di maggiori costi di rifornimento». «A tali somme andrebbero poi aggiunti gli effetti indiretti del caro-benzina, a partire dai rincari dei prezzi dei prodotti trasportati, in primis gli alimentari, che come noto risentono dei maggiori costi di trasporto. Ci chiediamo cosa ne pensi il governo, e se non intenda intervenire per evitare nuovi record dei listini alla pompa che avrebbero effetti pesantissimi per la nostra economia», è la sua conclusione.