
Smart working. c'è la proroga al 30 giugno 2023
Firenze, 23 febbraio 2023 – E' diventato legge il decreto Milleproroghe. Confermata dunque la proroga al 30 giugno 2023 dello smart working per i lavoratori fragili e per i genitori con figli minori di 14 anni. La norma vale sia per i lavoratori pubblici che quelli privati. In questo modo, viene spostato dal 31 marzo al 30 giugno 2023 il termine per usufruire di questa possibilità, anche in assenza di accordi individuali e “a condizione che” lo smart working “sia compatibile con le caratteristiche della prestazione”. La proroga dello smart working interessa una parte degli oltre 200mila toscani che lavorano da remoto secondo una stima elaborata su un'indagine di Randstad Research.
Chi può stare in smart working fino al 30 giugno 2023
Non più fino al 31 marzo, bensì fino al 30 giugno 2023 i datori di lavoro devono favorire lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile sia per i dipendenti fragili, ovvero sono affetti da gravi patologie croniche con scarso compenso clinico. Ciò può avvenire anche attraverso l’assegnazione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, a parità di retribuzione e salve le disposizioni dei relativi contratti collettivi nazionali più favorevoli. Stesso diritto per i dipendenti, sempre sia pubblici che privati, che, sulla base delle valutazioni dei medici, siamo maggiormente esposti al rischio di contagio Covid, o perché di età elevata o perché immunodepressi e così via. Possono svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche i genitori dipendenti del settore privato con almeno un figlio minore di 14 anni. L'altro genitore, però, deve lavorare e non deve essere beneficiario di strumenti di sostegno al reddito a causa di sospensione o cessazione dell'attività lavorativa.