MONICA PIERACCINI
Economia

Dove si vive meglio in Toscana? La classifica e le città che vincono e perdono

Nella graduatoria generale del Sole 24 Ore la prima città della regione è Siena, che si distingue tra l’altro anche per la sanità. Crollo di 30 posizioni per Firenze, che lo scorso anno era sesta in Italia. Sul podio ci sono anche Prato e Pisa

Firenze, 16 dicembre 2024 – L’indagine annuale del Sole 24 Ore, attiva dal 1990, rappresenta un punto di riferimento per valutare la qualità della vita nelle province italiane. Quest’anno le province toscane si trovano di fronte a una realtà complessa: alcune eccellono in settori chiave, altre registrano preoccupanti segnali di declino. Basata su 90 indicatori statistici raggruppati in sei macro-aree (“Ricchezza e consumi”, “Affari e lavoro”, “Ambiente e servizi”, “Demografia, salute e società”, “Giustizia e sicurezza” e “Cultura e tempo libero”), l’indagine 2024 offre una fotografia approfondita, con diverse novità, come l’introduzione di indicatori su rischio idrogeologico, disuguaglianze reddituali e mensilità di stipendio necessarie per acquistare casa.

Qualità della vita, nel 2023 era andata così

A livello nazionale, Bergamo si aggiudica il primo posto, seguita da Trento e Bolzano. Ma come si sono posizionate le province toscane? Ecco un’analisi dettagliata provincia per provincia.

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La classifica della qualità della vita del Sole 24 Ore vede sul podio Toscano Siena, Prato e Pisa. Scalzata dalle prime tre Firenze, che registra un crollo di trenta posizioni e dal sesto scende al 36esimo posto

Siena, la migliore in Toscana

Siena si conferma come la provincia con la qualità della vita più alta in Toscana, posizionandosi al 15esimo posto a livello nazionale, con un balzo di 15 posizioni rispetto allo scorso anno. Si distingue in diversi ambiti, tra cui la presenza di medici specialisti (seconda in Italia con 57,3 medici ogni 10mila abitanti) e per i risultati nel settore “Cultura e tempo libero”, dove è 15esima. Importanti anche i progressi legati alla qualità ambientale e ai servizi per la cittadinanza, con un'attenzione crescente alla mobilità sostenibile e all'energia rinnovabile.

Prato

Prato si colloca al 31esimo posto, mantenendo una posizione stabile. Spicca per il tasso di occupazione giovanile femminile (49,5%, il più alto in Italia) e per il saldo migratorio totale (+10,5 ogni 1000 abitanti). Soffre in ambito educativo e della formazione: è penultima in Italia per numero di laureate. Anche l'accesso agli spazi verdi e alle infrastrutture sportive rappresenta un’area su cui lavorare, per migliorare ulteriormente la qualità della vita della popolazione giovane.

Pisa

Pisa scende al 34esimo posto, perdendo 13 posizioni rispetto all’anno precedente. Sebbene mantenga buoni risultati nell’accessibilità culturale (20esimo posto), emergono difficoltà legate alla riduzione del numero di residenti (-0,4%) e all’aumento dei costi abitativi. Anche il sistema dei trasporti locali necessita di interventi migliorativi, soprattutto per garantire una maggiore efficienza nelle aree più periferiche. 

Firenze

Firenze crolla al 36esimo posto, con una perdita di 30 posizioni rispetto all’anno precedente. E’ prima in Italia, però, rispetto all’indice della qualità della vita delle donne, grazie alla speranza di vita (86,6 anni) e ad una bassa disuguaglianza occupazionale di genere. Dall’altro lato, registra un forte calo di residenti (-0,8%, contro una media nazionale di -0,37%) e un aumento dei costi della vita, con il canone di locazione che incide per il 58% sul reddito medio disponibile. Per acquistare una casa di 60 metri quadrati, si evince dall’indagine del Sole 24 Ore, ci vogliono 159 mesi di stipendio e per questo si posiziona in fondo alla classifica di questo indicatore (è 105esima). Inoltre, Firenze si classifica ultima in Italia per indicatori di sicurezza, con alti tassi di furti con strappo, rapine e truffe informatiche. 

Arezzo

Arezzo sale al 41esimo posto, guadagnando quattro posizioni grazie al terzo posto nazionale per tasso di occupazione (77,9%). E’ la prima provincia toscana, inoltre, per il capitolo “ricchezza e consumi”. Per contro, è in fondo alla classifica, al 105esimo posto, per infortuni mortali o con inabilità permanente: sono 18,8 ogni 10mila occupati. Un record negativo che condivide con Lucca (104esimo posto) e Massa Carrara (106esimo posto).

Grosseto

Grosseto migliora di ben 18 posizioni, raggiungendo il 56esimo posto, grazie alla crescita nell’offerta culturale e alla presenza di un saldo migratorio positivo. Resta elevata l’incidenza del consumo di farmaci antidepressivi, con 31 pillole pro capite, indice di un malessere che richiede attenzione. Grosseto è invece messa bene in quanto a numero di librerie ogni 100mila abitanti: sono 12. Fa meglio solo Massa Carrara, prima, con 14 librerie ogni 100mila abitanti.

Pistoia

Pistoia si posiziona al 61esimo posto, in crescita di tre posizioni. La provincia non brilla in quanto a cultura. E’ fanalino di coda per spesa dei comuni per la cultura, con soli 2,16 euro a residente. E’ al 103esimo posto anche per numero di amministratori comunali under 40 e per rischio alluvione. Alto anche il consumo di antidepressivi, indice per il quale si piazza al penultimo posto in Italia. 

Livorno

Livorno si piazza al 62esimo posto, guadagnando quattro posizioni rispetto all’anno precedente. E’ ultima in Italia per energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (4,3%), evidenziando un ritardo negli investimenti per la sostenibilità. Gli indicatori mostrano anche un una perdita di residenti (-0,5%) ed è 106esima per indice di accessibilità ai servizi essenziali, con 69 minuti per raggiungere il primo polo.

Lucca

Lucca scende al 68esimo posto, è però quinta in Italia per spettatori medi per spettacolo, pari a quasi 122. Non va bene, invece, nel capitolo “Affari e lavoro”. Si posiziona 96esima in classifica e record negativo è quello per infortuni mortali o con inabilità permanente, indicatore per il quale si colloca al 104esimo posto a livello nazionale. Altro record negativo è quello del consumo di antidepressivi, per i quali è la peggiore in Italia, con oltre 38 pillole pro capite, mentre si posiziona terza in Italia per reati legati agli stupefacenti. E’ quindi tra le province più virtuose, con un numero basso di denunce: 20 ogni 100mila abitanti.

Massa Carrara

Massa-Carrara migliora leggermente, salendo di due posizioni e conquistando il 70esimo posto, ma continua a registrare preoccupanti tassi di infortuni sul lavoro, una delle peggiori performance a livello nazionale in questo ambito. L’offerta culturale resta un punto di forza, con un primato per il numero di librerie (14 ogni 100mila abitanti), a dimostrazione dell’interesse per la cultura nella popolazione.