MONICA PIERACCINI
MONICA PIERACCINI
Economia

Stretta sulle recensioni online, soddisfatti (ma con riserva) i ristoratori toscani. Ecco cosa cambia

Il Consiglio dei Ministri approva il primo disegno di legge sulle Pmi. Cosa si potrà fare con le nuove norme

Nuove regole per le recensioni online

Nuove regole per le recensioni online

Firenze, 16 gennaio 2025 - Con il decreto legge Pmi, approvato dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, arriva la stretta sulle recensioni online “fake”. Le novità interessano in Toscana oltre 22mila attività, tra ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, servizi di catering e ambulanti alimentari. Soddisfatte le associazioni di categoria, pur con qualche riserva da parte di Fiepet Confesercenti.

«La nuova legge sulle pmi era attesa da tempo, ma risulta incompleta. Bene l’intervento sul controllo delle recensioni dei clienti, ma manca una regolamentazione chiara per il mondo dei social network, dove gli influencer dominano. Qui - spiega Franco Brogi, presidente Fiepet Confesercenti Toscana - si nascondono messaggi promozionali camuffati da opinioni spontanee. È fondamentale combattere la pubblicità ingannevole, non solo da parte dei grandi influencer, ma anche dei personaggi meno celebri che fanno spot per attività locali, guadagnandoci significativamente. Basterebbe introdurre l’obbligo di indicare che quel reel o storia o post sono messaggi promozionali».

«Accogliamo con grande soddisfazione l’approvazione del disegno di legge che introduce misure decisive per contrastare il fenomeno delle recensioni false, un problema che la nostra organizzazione aveva da tempo portato all’attenzione delle istituzioni», afferma Franco Marinoni, direttore Confcommercio Toscana.

«Le recensioni false - prosegue - rappresentano un fenomeno odioso, capace di danneggiare gravemente le imprese che fanno dell’immagine online un motore fondamentale per attrarre clienti. Oggi sempre più consumatori, e non solo i più giovani, utilizzano il web e i social network per scegliere prodotti e servizi, specialmente nel settore della ristorazione e dell’ospitalità, basandosi sui commenti lasciati da altri utenti. In pratica, il passaparola di un tempo si è trasferito online, ma con una velocità e una pervasività che amplificano gli effetti delle informazioni, positive o negative».

«Recensioni false - sottolinea - possono quindi distruggere la reputazione di un’attività, arrivando persino a decretarne la chiusura. È essenziale che ogni imprenditore monitori e curi la propria immagine sul web, imparando a gestire le recensioni, anche quelle critiche. Come Confcommercio, da tempo formiamo e supportiamo gli operatori in questo aspetto, tutt’altro che marginale. Le recensioni autentiche, anche quando critiche, rappresentano un’opportunità di crescita, ma è giusto prevedere che possano essere rimosse dopo un certo periodo, qualora l’imprenditore abbia dimostrato di correggere eventuali errori: un diritto all’oblio che deve valere per le imprese tanto quanto per le persone».

«Le recensioni false, invece, mirano solo a gettare discredito, confondendo i consumatori e minando la concorrenza leale. Per questo, trovare strumenti efficaci per identificarle e annullarle è essenziale. Il rischio, infatti, è che l’uso di algoritmi e intelligenza artificiale, se non regolamentato, aggravi ulteriormente la situazione. Finalmente, grazie a questa legge - conclude Marinoni - si compie un passo concreto per proteggere tutti quegli imprenditori che operano con serietà e impegno, salvaguardando il valore della reputazione e promuovendo una concorrenza trasparente e corretta».

Le novità del decreto

La nuova normativa introduce regole precise per arginare frodi, concorrenza sleale e pubblicità occulta nel panorama digitale.

Tra le misure principali:

  • Tempistiche ristrette per le recensioni: i consumatori potranno lasciare un’opinione solo entro 15 giorni dall’utilizzo del prodotto o servizio.
  • Verifica delle recensioni: chi recensisce deve dimostrare di aver effettivamente usufruito del servizio o prodotto.
  • Diritto di replica e rimozione: i titolari delle attività possono richiedere la cancellazione di recensioni false, ingannevoli o eccessive, e di quelle non più attuali dopo due anni o se l’attività ha adottato misure correttive.
  • Divieto di recensioni acquistate: vietata la compravendita di opinioni, apprezzamenti o interazioni, così come la promozione basata su incentivi occulti.

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato avrà il compito di vigilare sull'applicazione delle nuove norme e sanzionare eventuali abusi. Saranno introdotti codici di condotta per garantire trasparenza e impedire l’uso di punteggi basati su criteri poco chiari.