Luca Boldrini
Economia

Ex azionisti truffati dalle banche, fine anno con sorpresa: arriva un altro rimborso

Chi aveva già ottenuto il 30% dal Fir (Fondo italiano risparmiatori) in questi giorni ha visto arrivare un ulteriore 10%

Una vecchia filiale della Banca popolare di Vicenza (foto Attalmi)

Una vecchia filiale della Banca popolare di Vicenza (foto Attalmi)

Firenze, 31 dicembre 2023 – Una buona notizia di fine anno per gli ex azionisti (in gran parte piccoli risparmiatori) delle banche poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018, le ormai famose Banca Etruria, Carife, Carichieti, Banca Marche e le ex popolari venete fra le quali la Banca popolare di Vicenza che in Toscana era profondamente radicata e soprattutto a Prato in quanto la Popolare aveva rilevato a suo tempo CariPrato.

Infatti chi aveva avanzato richiesta al Fir (Fondo italiano risparmiatori) aveva già ottenuto il 30% di rimborso nel caso degli azionisti e il 95% in quello degli obbligazionisti, senza contare che altri avevano recuperato qualcosa (nell’ordine di un 10% circa) sottoscrivendo un accordo transattivo con la banca. In questi giorni per gli azionisti è arrivato un ulteriore parziale rimborso del 10% grazie al Decreto Omnibus che fu approvato mesi fa. A novembre è partita da parte di Consap l’attività di liquidazione in favore dei risparmiatori azionisti che erano già stati ammessi al primo rimborso. Bonifici arrivati in automatico sull’iban comunicato a suo tempo.

Al 28 dicembre il 90% dei bonifici del Fondo indennizzo (Fir) diretti ai risparmiatori truffati dalle banche in liquidazione erano stati ricevuti e il 29 gli ultimi bonifici sono partiti. Dice il presidente dell'associazione “Ezzelino III da Onara”, Patrizio Miatello: “Questa situazione conferma in modo positivo gli impegni presi da Consap il 23 novembre scorso quando ci fu assicurato che il 60/70% dei 125 mila aventi diritto, per un totale di indennizzi compreso tra 275 e 300 milioni di euro, avrebbe ricevuto l'importo entro il periodo natalizio, mentre il rimanente entro il 31 dicembre”.