Roma, 30 agosto 2022 - "L'intero sistema economico è in pericolo. Il caro energia sta causando una crisi sconvolgente, talmente profonda e diffusa tra tutte le aziende che forse neppure si riesce a coglierne la portata e la gravità nel suo insieme. Sta naufragando il tessuto della piccola e media imprenditoria italiana, inestimabile patrimonio economico caratteristico italiano. Le aziende, che danno lavoro a migliaia di persone in svariati settori, sono con l'acqua alla gola”. A lanciare l'allarme è la presidente di Aidda, Antonella Giachetti, che parla a nome delle imprenditrici italiane.
“L'energia è un bene essenziale da cui dipende l’equilibrio sociale ed economico del Paese: è necessaria una regolamentazione dei prezzi determinati dagli intermediari del mercato. Serve che la politica si impegni in azioni di tamponamento per evitare il collasso dell'economia e conseguenti problemi sociali, e al tempo stesso che definisca un piano serio di politica energetica per i prossimi decenni: non si tratta di una crisi momentanea".
"E' impensabile che le aziende sopravvivano con questi costi. Bisogna intervenire immediatamente - aggiunge Giachetti - le attività stanno andando verso un inevitabile stop, strette dalla morsa di un prezzo energetico intollerabile che le rende assolutamente non competitive, fuori mercato e incapaci di programmare piani economici finanziari anche nel breve termine. Posti di lavoro, conoscenze, tradizioni ed eccellenze rischiano di dissolversi alla luce di questo ulteriore shock, dopo la già dura prova pandemica. Si rischia in tutti settori una vera e propria ecatombe. L’andamento attuale dei prezzi sicuramente risente dello scompenso fra domanda e offerta a livello mondiale anche incentivato dalla richiesta di Paesi ad alto incremento produttivo, ma ha anche una forte componente speculativa, che potrà essere disinnescata solo con un intervento deciso della politica nazionale e internazionale, considerando anche una guerra che sta minando i fondamentali della nostra economia e di quella europea".
Almeno sei sono le priorità per Aidda: interventi per ridurre i costi energetici, la riforma del mercato elettrico con il disaccoppiamento del mercato fossile da quello delle rinnovabili, la definizione di un tetto al prezzo del gas a livello europeo, un serio piano di risparmio energetico sia per i consumi pubblici che privati, mettere le aziende in condizione di realizzare al più presto impianti propri di produzione di energie rinnovabili, con finanziamenti mirati e riducendo immediatamente i vincoli autorizzativi che oggi limitano questo passaggio, accorciare la filiera tra produttore e consumatore nel campo energetico.