Firenze, 23 dicembre 2024 – I rincari colpiscono anche pranzi e cene delle festività, sia nei locali che a casa. La maggior pare delle famiglie toscane trascorreranno la cena della Vigilia e il pranzo di Natale in casa propria o da parenti e amici. Un’indagine dell’Osservatorio nazionale di Federconsumatori rivela che solo il 32% dei toscani opterà per un pranzo o una cena in ristoranti o locali per le festività di Natale e Capodanno. Cresce invece la tendenza a ordinare piatti pronti da servizi di catering o ristorazione.
Rincari a tavola
Anche stando a casa, la spesa per il classico menu natalizio in Toscana registra aumenti significativi. Per un menu tradizionale della cena di Natale si spenderanno oltre 44 euro a persona, con un incremento del 6% rispetto al 2023. Il menu “low cost”, invece, si attesta sui 26 euro a persona, comunque in crescita del 7% rispetto allo scorso anno.
Per il cenone di Capodanno, il menu classico costerà quasi 57 euro a persona (+9% rispetto al 2023), mentre l’opzione economica, che prevede una spesa inferiore del 43% rispetto al menu tradizionale, supererà i 32 euro a persona (+4% rispetto all’anno scorso).
I rincari più consistenti riguardano il pesce, la frutta e i dolci, costringendo molte famiglie a rivedere i propri menu per adattarli al budget disponibile.
La classifica delle città più care
Tra le province toscane, Firenze e il suo territorio si confermano le più costose per pranzi e cenoni delle festività, con una spesa media di 130 euro a persona. Seguono:
- Lucca: 125 euro a persona
- Pisa: 110 euro a persona
- Siena: 105 euro a persona
- Livorno: 100 euro a persona
- Grosseto: 95 euro a persona
- Pistoia: 90 euro a persona
- Prato: 85 euro a persona
- Massa Carrara e Arezzo: 83 euro a persona
Consigli per risparmiare
Come risparmiare? “Il consiglio afferma - Laura Grandi, presidente di Federconsumatori Toscana - è approfittare delle numerose occasioni e promozioni proposte in questi giorni dagli esercizi commerciali e di rivolgersi ai punti di vendita diretta, dove è possibile acquistare prodotti di qualità ad un prezzo più accessibile”. “Inoltre, nonostante il costo dei prodotti surgelati sia in aumento, rappresentano ancora un’alternativa più economica per alcuni piatti”, sottolinea, aggiungendo che “è fondamentale non sacrificare la qualità e la sicurezza”. Quindi è bene controllare sempre etichette, date di scadenza e provenienza dei prodotti. Per evitare sprechi, è possibile pianificare un menù dettagliato e acquistare solo il necessario. Gli avanzi, infine, possono essere congelati o riutilizzati per nuove ricette.
Un esempio di menu economico
Ecco la proposta di Federconsumatori Toscana per un menu natalizio economico (costi pro capite):
- 1 etto di alici marinate (33,33 €/kg): 3,33 euro
- 1 etto di spaghetti (3,06 €/kg): 0,31 euro
- 80 g di preparato di mare per spaghetti (20,50 €/kg): 1,64 euro
- 3 etti di trota (12,99 €/kg): 3,89 euro
- 2 etti di patate (2,15 €/kg): 0,44 euro
- 1 etto di insalata di carote (2,18 €/kg): 0,22 euro
- 2 etti di frutta (6 €/kg): 1,20 euro
- 500 g di frutta secca (20,53 €/kg): 1,03 euro
- Mezzo litro di vino da tavola economico (9,93 €/l): 4,97 euro
- 2 bicchieri di spumante economico (12 €/l): 2,40 euro
- 2 fette di panettone (15,99 €/kg): 4 euro
- 1 capsula di caffè e costo preparazione: 0,38 euro
- 1 bicchierino di superalcolico (37,30 €/l): 2 euro
Totale: 25,81 euro a persona
Per una famiglia di quattro persone e due nonni, la spesa complessiva sarà di circa 154,86 euro.
Seguendo questi consigli, è possibile organizzare un pranzo di Natale gustoso senza sforare troppo il budget.