Firenze, 10 gennaio 2023 – Nel 2023 le famiglie toscane si troveranno a sborsare quasi 690 euro in più solo per i prodotti alimentari. E' la stima di Federconsumatori Toscana, elaborata ipotizzando un incremento annuo dell'inflazione del 9,20% sui generi alimentari. Già nel 2022 i rincari sono stati generalizzati, ma il record negativo è quello degli spaghetti. Secondo i dati dell'Osservatorio nazionale di Federconsumatori, il classico pacco di pasta da un chilo è aumentato del 77% in un anno, passando da un prezzo medio di 1,64 euro nel 2021 a 2,90 euro del 2022. Rispetto al 2001, quando un chilo di spaghetti si pagava solo 86 centesimi, il rincaro è del 237%.
La top ten dei rincari al supermercato Dopo gli spaghetti, è la farina ad aver subito il maggior aumento, pari al +63% rispetto al 2021. Il prezzo di un chilo di farina è infatti passato da 0,79 a 1,29 euro. Nel 2001 costava 57 centesimi. Al terzo posto per aumenti è la pasta integrale: un chilo costa 3,38 euro. Nel 2021 si pagava mediamente 2,18 euro. Il rincaro è del 55%. Seguono i condiriso: la confezione da due pezzi è passata da 3,49 a 4,99 euro, con un aumento del 43%. Al quinto posto l'olio extra vergine di oliva, con un aumento del 28%; un litro è passato in un anno da 6,15 a 7,90 euro. Nel 2001 il prezzo era di 5,06 euro il litro. Al sesto posto il pane, il cui prezzo è salito da 3,36 a 4,20 euro al chilo, con un aumento del 25%. Nel 2001 il classico filone da un chilo si pagava 1,80 euro: oggi, quindi, costa il 133% in più rispetto a 22 anni fa.
Sono aumentati del 24% i carciofini sott'olio: un barattolo costava 3,39 euro nel 2021, 4,19 euro nel 2022, contro i 2,35 euro di 22 anni fa. La confezione da cinque coni gelato, all'ottavo posto della top ten dei rincari al supermercato, è aumentata del 23%, passando da 3,99 a 4,89 euro. Infine, salgono i prezzi della confezione da due omogeneizzati, per la quale oggi si spendono 2,25 euro, contro 1,85 del 2021 (+22%), e della confezione da 6 uova, da 2,05 a 2,49 euro in un anno (+21%).