MONICA PIERACCINI
Economia

Ryanair, primi tagli alle rotte ma la Toscana continua a volare

Dal 31 ottobre nuovo collegamento da Pisa per Amman

Un aereo Ryanair

Firenze, 8 settembre 2023 – Almeno per il momento i tagli alle rotte decise da Ryanair in risposta al decreto del governo contro il caro voli non interessano lo scalo toscano di Pisa (a Firenze la compagnia irlandese non è ancora presente, attende il raddoppio della pista). Anzi, dal 31 ottobre 2023, come già annunciato dalla Ryanair, dall'aeroporto Galilei si aggiungerà una nuova rotta, verso Amman, capitale della Giordania, che andrà ad arricchire il piano operativo invernale 2023, dopo quello estivo che conta nella città della torre pendente 54 rotte e un totale di 500 voli settimanali. Quattro i voli settimanali che collegheranno Pisa e Amman, con tariffe dai 19,98 euro in su.

Le rotte cancellate in Sardegna

E' la Sardegna la prima regione in Italia ad essere interessata dai tagli, con una riduzione, a partire dal 7 settembre 2023, dell'8% del piano operativo invernale di Ryanair nell'isola. Cancellate, dunque, tre rotte nazionali per Trieste (da Cagliari), Bari e Treviso (entrambe da Alghero) e ridotte le frequenze su altre sette rotte, compresi sei collegamenti nazionali essenziali per Roma, Milano (Bergamo e MaLe rotte lpensa), Catania, Napoli e Venezia, oltre a Bruxelles Charleroi.

“Nonostante Ryanair e il management degli aeroporti sardi continuino a lavorare a stretto contatto per sviluppare una crescita sostanziale a sostegno della vitale connettività dell’Isola con la Penisola, oltre a sbloccare il considerevole potenziale per il turismo in entrata e la crescita regionale - si legge in una nota della compagnia - questo illogico decreto ideato a Roma, che fissa un tetto illegale sui prezzi, minaccia di vanificare tutto questo”. Si ridurranno da tre a due gli aeromobili B737, i voli settimanali scenderanno a poco più di 200 (-8% rispetto all'inverno 2022), i passeggeri saranno circa 3,2 milioni nel 2023, 300mila in meno rispetto a quanto pianificato prima del decreto.