Monica Pieraccini
Economia

Saldi estivi, positivo il bilancio della prima giornata. Sconti medi del 30%

Nel primo giorno di saldi tanto interesse agli acquisti. Davanti agli ingressi del centro commerciale i Gigli oltre 1.200 persone in attesa dell'apertura

Saldi estivi 2024

Saldi estivi 2024

Firenze, 6 luglio 2024 – Buona la prima. I saldi estivi sono partiti con un trend positivo. Molta gente in giro per negozi, oltre 1.200 persone in coda questa mattina davanti agli ingressi del centro commerciale I Gigli a Campi Bisenzio. Ai Gigli i visitatori, fanno sapere dal centro commerciale, «hanno atteso che si aprissero le porte di ingresso per dirigersi nei tanti negozi ospitati sui due piani della struttura. Come da tradizione durante il periodo dei saldi, nella caccia alle occasioni i punti vendita più gettonati sono stati quelli dell'abbigliamento, sia per adulti che per bambini, l'abbigliamento intimo, le calzature e gli accessori, ma l'interesse dei visitatori ha coinvolto anche settori merceologici diversi come i gioielli, l'abbigliamento sportivo e l'elettronica». Lo sconto medio applicato in questo primo giorno, nei centri commerciali, ma anche nei negozi toscani, è del 30%.  

Soddisfatta dell'andamento del primo giorno di vendite scontate Confesercenti, che plaude al ritorno al sabato come data di partenza dei saldi, che nel 2023 è stata invece infrasettimanale. «E’ bastato questo, assieme alla situazione meteo di una ‘estate ritardata’ che ha fortemente condizionato gli acquisti di capi estivi di maggio e giugno, per una partenza sensibilmente positiva almeno rispetto al 2023», commenta Enzo Nigi, presidente Fismo Confesercenti Firenze.

«Occorrerà comunque attendere qualche settimana – sottolinea Nigi - per fare una prima e più accurata valutazione complessiva sull’andamento delle vendite, che comunque potranno essere negativamente condizionate da altri fattori come l’innalzamento generalizzato del costo della vita, la crescita degli acquisti online, la stasi nella crescita dei redditi familiari». «Apertura dei saldi estivi segnata da grande interesse, anche se ancora le vendite non sono partite in maniera forte. Lo faranno senz’altro nelle prossime ore: finalmente è arrivato il caldo, sono arrivati i turisti e nei negozi c’è movimento. Molte persone sono entrate ‘in esplorazione’ e finalizzeranno gli acquisti in un secondo momento. Noi manteniamo il nostro ottimismo». Così il presidente di Federmoda Confcommercio Toscana Paolo Mantovani.

Secondo le stime di Confcommercio, il 63% delle famiglie toscane (contro il 61% dello scorso anno) acquisterà articoli di abbigliamento e calzature durante i saldi estivi, per un valore totale di circa 213 milioni di euro, di poco inferiore ai 216 milioni registrati nell’estate 2023. Dovrebbe infatti abbassarsi lo scontrino medio di spesa, attestandosi intorno ai 202 euro a famiglia (92 a persona) contro i 213 dello scorso anno.

«Ad alzare il valore complessivo si aggiungerà la spesa dei turisti, soprattutto stranieri, che trascorrono le loro vacanze nelle città d’arte dell’entroterra o nelle località balneari più famose», aggiunge Mantovani. In quanto a chi compra a saldo, si tratta di persone che cercano capi trasversali, da indossare in più stagioni e che quindi si orientano su prodotti di buona qualità, con uno stile che non passi di moda troppo in fretta. Banditi i loghi troppo in vista, si torna verso la semplicità. In generale c’è voglia di calzature o abiti comodi, portabili facilmente, con una funzione d’uso molto ampia. E’ cresciuta molto anche l’attenzione per la sostenibilità ambientale: sempre più clienti si informano sulla provenienza dei capi, chiedono il made in Italy e privilegiano le fibre naturali.  

I saldi estivi dureranno 60 giorni. Secondo il Codacons, però, le vendite scontate stanno perdendo, di anno in anno, l’attrattività. Ad oggi poco più di un cittadino su due (il 55% circa del totale) si dice pronto a fare almeno un acquisto nel settore abbigliamento o calzature durante il periodo degli sconti estivi, e per il Codacons sono numeri in caduta libera a rispetto a 10 anni fa, quando gli italiani che hanno approfittato dei saldi erano 7 su 10.