Arriva nuova linfa per le aziende che vogliono migliorare il proprio processo di digitalizzazione in un’ottica green, anche in ambito energetico. E’ stato infatti approvato a marzo il nuovo credito d’imposta a supporto anche delle piccole e medie imprese: è il Piano Transizione 5.0 che stanzia risorse pari a 6,3 miliardi di euro provenienti dal programma RePower Eu che vanno a sommarsi ai 6,4 miliardi di euro stanziati per il piano Transizione 4.0 per un totale circa di 13 miliardi da spendere nel biennio 2024-2025. Per poter accedere all’agevolazione è necessario riuscire a dimostrare (tramite perizie ante e post investimenti) una riduzione minima dei consumi energetici
del 3% di un’unità produttiva oppure del 5% del processo produttivo interessato dall’investimento. Sono agevolabili gli acquisti in beni materiali e immateriali 4.0 interconnessi al sistema aziendale della produzione o alla rete di fornitura. Viene ampliata la platea dei beni immateriali 4.0 inserendo anche software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono ilmonitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e
dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati. L’agevolazione è un credito d’imposta mentre l’entità dell’agevolazione varia sia dal dimensionamento del progetto sia dalla riduzione dei consumi energetici legati all’investimento stesso con 9 aliquote di riferimento. Rientra anche il fotovoltaico ma con obbligo di acquistare solo impianti prodotti negli Stati Membri UE con efficienza pari al 21,5 % con possibilità di aumentare l’agevolazione se si acquistano pannelli con una maggiore efficienza.
EconomiaSostegno agli investimenti. Turismo, digitale, innovazione: arrivano aiuti e agevolazioni