FRANCESCO SCOLARO
Economia

Le misure in campo

Migliorare i processi in una prospettiva green. Via al credito d’imposta

Un'azienda (foto archivio Ansa)

Un'azienda (foto archivio Ansa)

Arriva nuova linfa per le aziende che vogliono migliorare il proprio processo di digitalizzazione in un’ottica green, anche in ambito energetico. E’ stato infatti approvato a marzo il nuovo credito d’imposta a supporto anche delle piccole e medie imprese: è il Piano Transizione 5.0 che stanzia risorse pari a 6,3 miliardi di euro provenienti dal programma RePower Eu che vanno a sommarsi ai 6,4 miliardi di euro stanziati per il piano Transizione 4.0 per un totale circa di 13 miliardi da spendere nel biennio 2024-2025. Per poter accedere all’agevolazione è necessario riuscire a dimostrare (tramite perizie ante e post investimenti) una riduzione minima dei consumi energetici
del 3% di un’unità produttiva oppure del 5% del processo produttivo interessato dall’investimento. Sono agevolabili gli acquisti in beni materiali e immateriali 4.0 interconnessi al sistema aziendale della produzione o alla rete di fornitura. Viene ampliata la platea dei beni immateriali 4.0 inserendo anche software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono ilmonitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e
dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati. L’agevolazione è un credito d’imposta mentre l’entità dell’agevolazione varia sia dal dimensionamento del progetto sia dalla riduzione dei consumi energetici legati all’investimento stesso con 9 aliquote di riferimento. Rientra anche il fotovoltaico ma con obbligo di acquistare solo impianti prodotti negli Stati Membri UE con efficienza pari al 21,5 % con possibilità di aumentare l’agevolazione se si acquistano pannelli con una maggiore efficienza.

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