Superbonus 100, in Toscana solo il 5% degli immobili ne ha beneficiato

Più di 7 miliardi di euro gli oneri a carico dello Stato. E’ quanto emerge dall’ufficio studi Cgia. Chi può accedere al Superbonus 70 per le spese sostenute nel 2024

Operai in un cantiere edile

Operai in un cantiere edile

Firenze, 7 ottobre 2024 – L’ufficio studi della Cgia stima che il cosiddetto Superbonus 110 abbia interessato solo il 4 per cento del totale degli immobili ad uso abitativo presenti nel Paese. In Toscana va meglio, con il 5,2 per cento di incidenza, ma è comunque una percentuale bassa.

In dettaglio, al 31 agosto 2024 sono state depositate in Toscana 38.220 asseverazioni, che riguardano quasi 733.500 edifici. Con questi numeri la regione si piazza quinta in Italia per ricorso al Superbonus 110, dopo Veneto, al primo posto, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Lombardia. Con la Lombardia, però, la Toscana ha in comune la percentuale di edifici ristrutturati con il Superbonus 110, ovvero il 5,2 per cento del totale. Nella regione gli interventi con il Superbonus sono costati, in termini di detrazioni, poco meno di 183mila euro a ristrutturazione,  per un totale di quasi 7 miliardi di euro di oneri a carico dello Stato. La regione toscana è quella dove si è speso meno per i lavori in Italia. Il picco massimo si è invece registrato in Val d’Aosta, con oltre 400mila euro per immobile.

“In linea generale, con il cosiddetto 110 per cento lo Stato ha speso una cifra spaventosa, migliorando l’efficienza energetica di una quota infinitesima di edifici presenti nel Paese. Stando alle prime indiscrezioni, sembrerebbe aver favorito maggiormente i proprietari di immobili con una buona e elevata capacità di reddito, anziché rivolgersi in via prioritaria alle famiglie meno abbienti che, in linea di massima, presentano una probabilità maggiore di risiedere in abitazioni in cattivo stato di conservazione e con un livello di efficienza energetica molto basso”, dice la Cgia di Mestre.

Il Superbonus oggi

Archiviato il 110, per le spese sostenute nel 2024 il Superbonus spetta nella misura del 70 per cento, mentre per quelle sostenute nel 2025, si scenderà al 65 per cento. La misura è oggi rivolta ai condomini; alle persone fisiche proprietarie o comproprietarie con altre persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arte o professione, con riferimento agli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate; alle persone fisiche per gli interventi (trainati) effettuati sulle singole unità immobiliari all’interno del condominio o dell’edificio che accede al Superbonus; dagli enti del terzo settore; per gli interventi su edifici ricompresi nei territori colpiti da eventi sismici.

Il Superbonus 70 e 65 può essere chiesto per interventi di efficientamento energetico, consolidamento statico o riduzione del rischio sismico e ristrutturazione edilizia per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche. Gli interventi con questa agevolazione possono essere fatti solo negli edifici o unità residenziali, ma non su quelli che rientrano nelle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli o palazzi di pregio storico). La detrazione deve essere ripartita in quattro quote annuali di pari importo.